Wilders salta l'evento della Lega: la sinistra parla di flop, ma la verità è un'altra

Nonostante le voci strumentali, il leader del partito olandese per le libertà non sarà presente all’evento fiorentino “Free Europe” perché bloccato nella complicata trattativa per formare il governo

Wilders salta l'evento della Lega: la sinistra parla di flop, ma la verità è un'altra
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Manca sempre meno alla convention “Free Europe” organizzata dalla Lega di Matteo Salvini. Il prossimo 3 dicembre a Firenze si riuniranno i partiti e i leader del gruppo “Identità e Democrazia”, un evento che vuole lanciare un messaggio forte e chiaro in vista delle prossime elezioni europee. Ma nelle ultime ore sono state annunciate delle defezioni: dopo Marine Le Pen, non sarà presente nemmeno l’olandese Geert Wilders. Un annuncio che ha scatenato i soliti noti, già pronti a gridare al flop del Carroccio. Ma i fatti sono chiari, con buona pace dei soloni.

Leader del Partito per la Libertà (Pvv), Wilders è reduce dalla vittoria delle elezioni e non potrà partecipare alla convention della Lega per un motivo semplice e decisamente comprensibile: sono giorni cruciali per la formazione del governo e ogni ora deve essere spesa per dare un futuro all’Olanda. Nessun litigio, nessuna frattura, nessuna maretta. Si tratta di semplice buon senso. Anche perché Wilders, esattamente come la francese Le Pen, sarà protagonista attraverso un contributo video, a testimonianza del clima di serenità.

Anche la Lega ha tenuto a effettuare alcune precisazioni sulla vicenda, ponendo l’accento sugli impegni di Wilders in patria da impegni legati all'esito delle elezioni nel suo Paese. "Auspichiamo che l'amico Wilders riesca a formare un governo di centrodestra", recita la nota diffusa dal Carroccio: la Lega è sicura che domenica si scriverà un capitolo importante della storia europea, ma "preoccupano le tensioni alimentate da sinistra, perfino da esponenti con cariche istituzionali, che stanno aizzando la piazza contro partiti democraticamente eletti. In caso di disordini se ne assumeranno la responsabilità". Così i capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo: "Non capiamo la strategia della sinistra che alimenta tensioni in vista dell'evento di Firenze. L'auspicio è che nessun estremista raccolga i messaggi provocatori che arrivano dall'opposizione e che gli stessi non sfocino in azioni violente”.

La presenza di Wilders era stata confermata dallo stesso Salvini, ma l’evoluzione delle contrattazioni sull’esecutivo hanno costretto al dietrofront. Il leader della Lega accoglierà in Italia 14 delegazioni di partiti del gruppo “Identità e Democrazia”, pronto a recitare un ruolo da protagonista nel corso della campagna elettorale.

Sicuramente domenica si terrà anche una contromanifestazione, con gli attivisti di sinistra in campo per provare a gettare fango sulla piazza leghista:“Io sono un sincero democratico, se qualcuno manifesterà opponendo idee ben venga, se c'è gente che pensa di creare confusione c'è il diritto penale e le forze dell'ordine. Conto che siano due belle giornate”, il commento di Salvini.

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