Nokia e Ericsson, le «ex» regine dei telefonini Ue

Nokia e Ericsson, le «ex» regine dei telefonini Ue

Ericsson e Nokia erano, solo 14 anni fa, i maggiori produttori mondiali di telefoni cellulari. Le due aziende nord europee, scandinava l'una e finlandese l'altra, si dividevano il mondo della telefonia mobile. Ora entrambi i marchi sono spariti dall'orizzonte degli apparati mobili intesi come telefoni cellulari e smartphone.
Nokia a dire il vero c'è ancora ma presto, sarà ribattezzato «Microsoft Mobile», per effetto dell'acquisizione da parte del gruppo fondato da Bill Gates che dovrebbe essere finalizzata venerdi prossimo. Ericsson invece come marchio stand alone per i cellulari non esiste più dal 2002, da quando cioè confluì nella joint venture con Sony. Ma anche Sony Ericsson è sparita nel 2012 lasciando al gigante nipponico l'onore (e l'onere) di produrre smartphone. Nokia comunque, proprio come Ericsson di cui ha seguito le orme esiste ancora: è un produttore di apparati di rete, cioè di tutte quelle infrastrutture che servono per costruire le reti fisse e mobili. Peccato che anche in questo campo la concorrenza sia spietata da parte dei produttori cinesi, specialmente Huawei, che si è imposta sul mercato mondiale. Il risultato è che il gruppo svedese ha chiuso il primo trimestre con un calo del 9% annuo delle vendite a 47,5 miliardi di corone svedesi (5,2 miliardi di euro). A Pesare l'impatto negativo di paesi come il Nord America e il Giappone con vendite scese del 7 per cento. Quanto a Nokia, inteso come produttore di cellulari, il cambio di nome rappresenta per Microsoft una scommessa. Nokia è infatti un nome popolare e diffuso, soprattutto sui mercati emergenti, e vanta un elevato livello di fedeltà fra i suoi clienti.

Con l'acquisizione di Nokia, pagata 5,44 miliardi di euro, Microsoft punta a recuperare il terreno perso e sfidare Apple e Samsung. Ossia i due giganti del mercato degli smartphone che hanno «ucciso» i produttori europei di telefoni cellulari Nokia e Ericsson.

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