L'assalto di Pasqua: 1.200 clandestini sui barconi, quasi 1900 a Lampedusa

Gli assetti millitari italiani sono impegnati in una maxi operazione Sar per 1200 migranti al largo di Calabria e Sicilia ma Lampedusa collassa sotto il peso di quasi 1900 persone nel suo hotspot

L'assalto di Pasqua: 1.200 clandestini sui barconi, quasi 1900 a Lampedusa

Questa mattina due navi della Guardia costiera, la Diciotti e la Peluso, sono uscite per interventi distinti nello Ionio, che complessivamente porteranno in Italia 1200 migranti partiti dalla Libia dei giorni scorsi. La nave Diciotti in questi minuti ha raggiunto il peschereccio con 400 persone che da ieri viaggiava in area Sar maltese mentre la Peluso, assieme ad altri assetti, ha raggiunto un altro barcone con 800 persone e ora sta rientrato sotto costa con il peschereccio al traino.

Questi si aggiungono alle centinaia che stanno arrivando autonomamente in Italia tramite Lampedusa. Negli ultimi giorni, infatti, sono riprese le partenze da Sfax e dalle altre città della Tunisia. In 48 ore, sull'isola siciliana sono arrivati 1700 migranti, quasi tutti di origine subsahariana. Nella giornata di sabato si sono registrati 17 sbarchi, per un totale di circa settecento persone mentre a partire dalla mezzanotte del giorno di Pasqua i barchini approdati sull'isola sono stati 26, per un totale di quasi mille migranti. Gli sbarchi non sembrano dare tregua all'isola, dove si susseguono gli arrivi che mettono sotto pressione l'hotspot, di nuovo sovraccarico. Questa mattina il prefetto ha disposto il trasferimento di 244 soggetti tramite il traghetto di linea, Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle.

All'alba di questa mattina erano 1883 i migranti presenti all'interno dell'hotspot, ben oltre i 400 scarsi che potrebbe ospitare. Un hotspot che gli stessi migranti stanno distruggendo. Cristiano Caponi, direttore dell'Istituto nazionale della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà, ha testimoniato che i migranti sradicano le prese della corrente elettrica, ma anche i condizionatori e creano degli allacci, naturalmente abusivi, per mettere sotto carica i telefoni cellulari. In uno dei padiglioni dove c'è una perdita d'acqua, i telefonini vengono invece messi in carica mentre i migranti tengono i piedi in mezzo all'acqua. Non soltanto danni, e anche enormi, all'hotspot di Lampedusa, ma concreto rischio di restare fulminati

Nelle prossime ore potrebbero arrivare nuovi avvisi di distress, o presunti tali, da parte delle Ong, in quanto sono previste nuove partenze sia dalla Tunisia che dalla Libia. Inoltre, anche il Ramadan sta volgendo al termine e per fine aprile sono già in programma numerose partenze dalla Libia.

Prolificano nelle chat le immagini dei barconi, grandi pescherecci e gommoni di ampie dimensioni, capaci di trasportare diverse decine, se non centinaia, di persone per volta. Intanto si attende di capire dove verranno portati i circa 1200 di oggi, che arriveranno sulla costa nella serata a bordo delle navi militari per poi essere smistati in diversi centri.

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