Federico Pizzarotti non ne fa una giusta. Non bastavano le nomine a rilento, non bastava l'assessore all'urbanistica fallito, non bastava il presidente del consiglio comunale deciso senza consultrare la minoranza. I grillini "inciampano" ancora. Questa volta al centro delle polemiche c'è il documento programmatico del consiglio depositato in Comune senza che nessuno dell’opposizione sia stato informato. Eppure mentre il documento veniva ufficializzato, era in corso una riunione dei capigruppo.
Lo scivolone, tra l'altro, è stato rivelato durante un dibattito pubblico. Il capogruppo in consiglio del M5S Marco Bosi ha detto che nel pomeriggio era stato consegnato alla segreteria "il documento che contiene il programma del nostro mandato elettorale". Un annuncio che ha colto di sorpresa i rappresentanti del Pd: "Abbiamo da poco terminato la conferenza dei capigruppo, perchè non ce l’avete detto?", ha protestato il capogruppo Nicola Dall'Olio, "La democrazia ha le sue regole, che vanno rispettate. Ci sono luoghi deputati all’esecuzione di determinati atti. Trovo questa vicenda grave". Roberto Ghiretti, capogruppo di Parma Unita, rincara la dose: "Va bene aiutare questi ragazzi, collaborare per il bene della città e sempre nel rispetto dei ruoli di maggioranza e opposizione. Quello che è successo oggi in conferenza dei capigruppo è un brutto segnale, cose che non devono più capitare".
Intanto anche il posto di assessore all'Urbanistica, vacante dopo
le dimissioni di Bruni, è stato piazzato. Pizzarotti ha scelto Michele Alinovi, 42 anni, architetto parmigiano e docente al Politecnico di Milano. Ora manca solo l'assessore al Welfare. Prima o poi la giunta sarà completa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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