Paura a Napoli Dopo 33 anni torna il terremoto

NapoliNatale e Capodanno con il terremoto. In Campania ma anche in Molise e in Umbria. Ieri sera, alle 18,08 la terra ha tremato a Napoli ma anche nel Casertano, nel Salernitano, nel Sannio, in Irpinia e in Molise, a Campobasso e a Isernia. Lievi scosse anche a Foggia e a Roma. La scossa è stata di magnitudo 4,9 della Scala Ritcher in Campania e in Molise. Migliaia di persone sono scese in strada in preda al terrore, inclusi turisti spaventati dallo spettro del Vesuvio. «Che non c'entra niente -dice il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Giuseppe De Natale- ma c'è il rischio di nuove scosse, pur di minore intensità». Anche se distante 33 anni, il ricordo del sisma del 23 novembre del 1980 è ancora vivo nella mente dei campani. Da allora è la prima scossa cosi forte in zona. Polizia e carabinieri delle cinque province campane si sono mobilitati soprattutto per fornire assistenza alle persone nel panico. A Maddaloni, nel casertano, un anziano si è lanciato dalla finestra al primo piano, ferendosi in modo lieve.
L'epicentro, secondo i vigili del fuoco sarebbe stato registrato nel Sannio. Non sono state accertate vittime né gravi danni. La terra ha tremato all'ora della messa e i fedeli sono fuggiti dalle chiese. A Napoli dove, ancora a migliaia vivono in case fatiscenti, mai riparate dopo il terremoto dell'80, interi quartieri sono piombati nel panico. Ai Quartieri spagnoli, per esempio, nel centro storico della città, vasta zona situata a ridosso delle strade–bene, a migliaia vivono in vecchi edifici traballanti.

Centinaia le telefonate per richieste di aiuto, per le crepe nei muri di molte case.
Paura anche in Umbria. Nel Perugino ma, in particolar modo a Gubbio la terra continua a tremare da 11 giorni. Altre scosse si sono registrate anche ieri.

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