NapoliNatale e Capodanno con il terremoto. In Campania ma anche in Molise e in Umbria. Ieri sera, alle 18,08 la terra ha tremato a Napoli ma anche nel Casertano, nel Salernitano, nel Sannio, in Irpinia e in Molise, a Campobasso e a Isernia. Lievi scosse anche a Foggia e a Roma. La scossa è stata di magnitudo 4,9 della Scala Ritcher in Campania e in Molise. Migliaia di persone sono scese in strada in preda al terrore, inclusi turisti spaventati dallo spettro del Vesuvio. «Che non c'entra niente -dice il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Giuseppe De Natale- ma c'è il rischio di nuove scosse, pur di minore intensità». Anche se distante 33 anni, il ricordo del sisma del 23 novembre del 1980 è ancora vivo nella mente dei campani. Da allora è la prima scossa cosi forte in zona. Polizia e carabinieri delle cinque province campane si sono mobilitati soprattutto per fornire assistenza alle persone nel panico. A Maddaloni, nel casertano, un anziano si è lanciato dalla finestra al primo piano, ferendosi in modo lieve.
L'epicentro, secondo i vigili del fuoco sarebbe stato registrato nel Sannio. Non sono state accertate vittime né gravi danni. La terra ha tremato all'ora della messa e i fedeli sono fuggiti dalle chiese. A Napoli dove, ancora a migliaia vivono in case fatiscenti, mai riparate dopo il terremoto dell'80, interi quartieri sono piombati nel panico. Ai Quartieri spagnoli, per esempio, nel centro storico della città, vasta zona situata a ridosso delle stradebene, a migliaia vivono in vecchi edifici traballanti.
Paura anche in Umbria. Nel Perugino ma, in particolar modo a Gubbio la terra continua a tremare da 11 giorni. Altre scosse si sono registrate anche ieri.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.