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Pd, passa il voto online. Ma per la Schlein è una vittoria di Pirro

La direzione del Pd approva il voto online, ma solo per alcune categorie di persone. Un 'contentino' per Elly Schlein...

Pd, passa il voto online. Ma per la Schlein è una vittoria di Pirro

Dopo un’intera giornata trascorsa nel riserbo più assoluto, il Pd ha trovato l’intesa sulle regole. Sarebbe più opportuno parlare di “accordicchio” che soddisfa una sola delle parti in causa.

Elly Schlein, da alcune settimane, ha iniziato una sua personalissima battaglia per concedere il voto online in occasione delle primarie del prossimo febbraio. Gli altri candidati alla segreteria, Stefano Bonaccini in primis, erano fortemente contrari a cambiare le regole in corso. E, soprattutto, a cambiarle a favore di una diretta concorrente. Ma, a sorpresa, a sbloccare la situazione è stato proprio il governatore dell’Emilia Romagna. “Se ci spacchiamo sulle regole rischiamo di essere individuati come marziani. Io vorrei che cominciassimo a discutere, per riportare la gente a votare Pd e a partecipare, di sanità, scuola, lavoro, ambiente”, ha spiegato Bonaccini che si è detto sorpreso per il rinvio della direzione nazionale, dalla tarda mattinata alla tarda sera. “Noi dobbiamo parlare dei problemi dei cittadini e non delle regole del Pd che peraltro avevamo già cambiato e sulle quali mi auguro si trovi un accordo", ha chiosato l’aspirante segretario. L’ “accordicchio” è più che altro una concessione che l’ala di Bonaccini fa alla Schlein e che, difficilmente, favorirà una maggiore partecipazione alle primarie. Si prevede, infatti, il voto online, garantito dall’uso dello Spid, solo per gli studenti fuori sede, gli anziani, i disabili e chi abita in zone troppo impervie.

“La sintesi raggiunta scontenta qualcuno, ma è la più avanzata possibile”, ha detto il segretario uscente Enrico Letta (contrarissimo alla modifica delle regole), riferendosi evidentemente alla Schlein che, comunque, canta vittoria. “Se l'accordo venisse confermato dalla direzione sarebbe una vittoria per il Pd. Rompere il muro della partecipazione con primarie online è importante per definire il profilo di un partito unito, moderno e inclusivo", fanno sapere dal suo staff.

La sconfitta, però, è evidente dato che, come osservano parlando off the records i sostenitori della neo-deputata, per i fragili, come i disabili, il voto per posta era già previsto dallo statuto del Pd. È alquanto difficile ipotizzare che vi sarà una pattuglia numerosa di anziani, generalmente poco avvezzi alla tecnologia, pronti a intasare i portali del Pd per votare la Schlein alle primarie del Pd. E chi abita nelle aree montane non sempre gode di una connessione internet così eccellente. La Schlein può, dunque, sperare di coinvolgere gli studenti fuori sede per ribaltare le sorti di una partita che al momento la vede inseguire Bonaccini.

Il rischio è che a perdere sia soprattutto il Pd i cui iscritti sono calati drasticamente negli ultimi anni e, come temono i sostenitori della Schlein, potrebbero mancare persino i volontari disposti a restare ore e ore davanti ai gazebo per far votare i militanti. Al limite, com’è già successo, li si paga

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