Sul referendum perfino Travaglio dà ragione alla Meloni: ecco come smonta la Schlein

Il direttore del Fatto Quotidiano smonta le tesi targate Elly Schlein

Sul referendum perfino Travaglio dà ragione alla Meloni: ecco come smonta la Schlein
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I referendum bocciati dai cittadini italiani non solo dimostrano la scarsa capacità della sinistra di capire le istanze del Paese reale ma, come se non bastasse, sono l’esempio perfetto della fragilità che contraddistingue le opposizioni politiche e perfino mediatiche. Tra gli stessi commentatori della sinistra nostrana sono più numerosi i critici di questo referendum rispetto ai convinti. L’ultimo caso è quello di Marco Travaglio che, pur essendo un fiero antagonista dell’esecutivo, registra la realtà e decide di smontare le tesi targate Elly Schlein.

Ospite durante l’ultima puntata di Otto e Mezzo, il programma di approfondimento politico condotto da Lilli Gruber su La7, Travaglio rimane convinto che la sinistra abbia "regalato un assist" al centrodestra. Da qui le parole al miele nei confronti della premier. "La Meloni in questo referendum aveva lo stesso ruolo dei guardoni, non c'entrava nulla. Perché Schlein e compagni si sono inventati il loro quorum per dimostrare che le opposizioni avevano più voti di quelli del centrodestra alle elezioni?", attacca Travaglio. Il destinatario del messaggio è uno solo: il Partito democratico guidato da Elly Schlein e soci.

I numeri, a ben vedere, sono dalla sua parte. La bocciatura dei cinque referendum abrogativi in materia di leggi sul lavoro e sulla cittadinanza è stata evidente. Non è stato infatti raggiunto il quorum, che avrebbe validato l'esito complessivo sul sì o no. L'affluenza in Italia si è fermata solo al 30,58%. Ben venti punti percentuali sotto la soglia.

La decisione degli italiani di astenersi nuovamente dal voto, però, dimostra per l’ennesima volta la differenza della bolla politica della sinistra e dei sindacati che promuovono i referendum e, ovviamente, le istanze dei cittadini comuni.

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