Fratelli d'Italia è ancora al centro della violenza dell'estrema sinistra: la sede del partito nel difficile quartiere di Barriera di Milano, a Torino, è stata presa d'assalto da ignoti che hanno colpito la serranda perfino a colpi di piccone. L'intento sembra fosse quello di sfondare la saracinesca per compiere un'irruzione, visto anche l'utilizzo di un piede di porco. Trovando una strenua resistenza nella saracinesca, i malviventi si sono arresi e hanno ripiegato sugli atti minatori. Contro la serranda sono stati lanciati olio esausto e volantino con la scritta esplicita: "Fratelli d'Italia primo della lista". Si tratta di un richiamo non troppo velato alla violenza degli anni Settanta. Come dichiarato da Fratelli d'Italia, l'assalto è stato condotto da 4 soggetti incappucciati che si sono staccati da un sit-in di 30 antagonisti dei centri sociali.
Tra gli anni Settanta e Ottanta, chiunque non rispecchiasse l'ideologia delle Brigate Rosse e di tutte le organizzazioni terroristiche satellite, era il "primo della lista", ossia obiettivo prossimo per un'azione di terrore che poteva anche finire nel sangue. Spesso appariva in volantini, comunicati o messaggi, esattamente com'è accaduto a Torino. Chi si tratti di una minaccia plausibile e concreta è difficile da dire, anche perché questo linguaggio è stato assunto da qualche tempo anche dai collettivi scolastici e universitari, che guardano ai terroristi come personaggi da emulare ma la cui pericolosità è, a tutti gli effetti, scarsa. Ciò non depotenzia, però, la portata del messaggio e ciò che potrebbe star covando sotto traccia.
L’azione è avvenuta a pochi minuti dall’orario di chiusura e solo fortunatamente non ha riportato feriti tra i militanti che abitualmente tengono aperta la sede di Fdi in uno dei quartieri più difficili della città, assistendo i residenti e animando un presidio fisso per il territorio. Già in occasione del 25 aprile la sede di Fdi in Barriera di Milano era stata assediata da un corteo di estrema sinistra, costringendo in quel caso i militanti presenti barricarsi per evitare di essere travolti dalle violenze. "La spirale di violenza che ha messo nel mirino la nostra sede a Barriera di Milano è inquietante e necessita di una presa di posizione forte da parte di tutto il mondo della politica", si legge in una nota di Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fdi alla Camera, e di Maurizio Marrone, assessore della Regione Piemonte.
"Contro l’antagonismo di estrema sinistra, che vorrebbe riportare indietro l’Italia agli anni bui del terrorismo, serve il pugno duro. Troppo spesso, in questa città, abbiamo visto invece concedere spazi ai centri sociali che fanno della violenza la loro arma", si legge ancora.
I due esponenti di FdI, poi, concludono: "Sappiano i responsabili di questo assalto che la sede di Fratelli d’Italia in Barriera, non solo rimarrà aperta e viva ogni giorno, ma lo farà con rinnovata volontà di non lasciare la città in mano a simili soggetti che troppo spesso attirano la simpatia della sinistra che amministra, per ora, Torino".