
Gentile direttore, leggo con stupore il vostro articolo sulle piscine. Gli impianti in funzione quest’estate saranno 3 piscine scoperte più 11 coperte, di cui 7 con solarium. Le chiusure estive sono necessarie per consentire i lavori di manutenzione, ma vi sarà una rotazione che garantirà l’apertura del 40% di media delle strutture anche ad agosto. Con riferimento alle tariffe, non è vero che dal ‘23 sono raddoppiate. Le abbiamo aggiornate, dopo 11 anni: abbiamo aumentato la soglia Isee per l’accesso gratuito, ampliato le fasce di tariffe ridotte per giovani e anziani, potenziato la tariffa famiglia. Oggi si nuota in Bacone, Cozzi, Procida e Solari con 9 euro e a 5,50 euro in tariffa ridotta; in tutte le altre piscine a 8 euro e a 4,50. L’aumento, rispetto al 2014, è di 2 euro sulla tariffa intera e di 0,50 per la ridotta.
Di questo aumento, 1 euro per la tariffa intera e 0,50 per la tariffa ridotta sono adeguamenti Istat. La scelta politica è stata non toccare la tariffa ridotta e incrementare solo quella piena, per poter dedicare il maggior introito all’ampliamento delle soglie Isee per le agevolazioni, in un’ottica di maggiore redistribuzione. Per quanto riguarda gli impianti, su Argelati ci siamo impegnati a reperire le risorse per mantenerla pubblica; Suzzani è chiusa per lavori, ma rimarrà a gestione pubblica; il Saini è oggetto di partenariato con l’Università Statale; sul Lido ci sono in corso lavori di riqualificazione che porteranno a una gestione privata a forte indirizzo pubblico (abbonamenti famigliari, a prescindere dal numero di figli, al prezzo di 90/95 euro). Nessuno degli impianti citati è, quindi, in alcun modo coinvolto in una privatizzazione. Per continuare a garantire l’accessibilità allo sport dei ragazzi in condizione di fragilità, mettiamo 1,5 milioni di euro – fondi pubblici e privati - con un particolare focus sui quartieri di Corvetto, San Siro, Giambellino, Via Padova, Bovisa.
In ogni caso, cerchiamo ogni giorno di fare sempre di più.
Martina Riva
assessore comunale allo Sport
Gentile assessore, l’articolo riporta solo una denuncia, anzi tre, del Codacons alla Procura, alla Corte dei Conti e ai vostri uffici, costatando il fatto che le tariffe
delle piscine comunali siano le più care d’Europa e sproporzionate rispetto agli stipendi medi dei milanesi. Venendo così meno alla loro funzione sociale. Resta che su 8 centri balneari, quest’anno solo tre sono accessibili.