Poletti: «Le imprese possono assumere» Niet della Camusso «Create più precari»

Poletti: «Le imprese possono assumere» Niet della Camusso «Create più precari»

«È un'operazione che rende semplice assumere»: così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiega le misure su contratti a termine e sull'apprendistato approvate in Consiglio dei ministri. «Abbiamo bisogno che» questi due strumenti «siano utilizzati con meno vincoli». Riferendosi in particolare ai contratti a termine fino a tre anni Poletti sottolinea come «evitiamo le problematiche di riassunzione» e che se un'azienda mantiene al lavoro una persona per tre anni «è ragionevolmente probabile che poi la stabilizzi».
Nei dettagli le nuove norme danno ai datori di lavoro la possibilità di prorogare un contratto a termine in corso di svolgimento fino ad un massimo di otto volte nei 36 mesi. «Unica condizione per le proroghe, il fatto che si riferiscano alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto è stato inizialmente stipulato». E, in ogni azienda, il numero dei contratti a termine non può superare il 20% del totale dei dipendenti.
Immediata la stroncatura del segretario della Cgil, Susanna Camusso. La luna di miele tra governo e sindacati è già conclusa. «Il provvedimento del ministro del Lavoro introduce ulteriore flessibilità e precarietà» dice la leader della Cgil criticando le misure del decreto su contratti a termine e apprendistato. Poi aggiunge: «Si annunciano i Jobs Act raccontando che per superare questo sindacato, le sue resistenze, si faceva un bel contratto unico a tutele crescenti e così si dava un risposta: ma il contratto unico a tutele crescenti non corre il rischio di avere, in realtà, tutele descrescenti?». La Camusso sulle regole non transige: «Bisogna prestare attenzione a quello che si sta facendo nel mercato del lavoro, l'abbiamo detto con una regolarità da orologio svizzero.

Chi continua a pensare che il tema della crescita nel nostro Paese siano le regole del mercato del lavoro, insegue una politica che abbiamo già visto fare tante volte. E che non ha determinato la crescita né nel nostro Paese né in altri. Ci pare che non abbiano capito bene, bisogna fare ancora qualche ripetizione».

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