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Ponte sullo Stretto, i soldi saranno nella legge di Bilancio

"Un segnale importante, una vittoria del nostro Paese", commenta il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ponte sullo Stretto, i soldi saranno nella legge di Bilancio

Al momento non risulta possibile contare su alcun genere di copertura, ma i fondi per realizzare il Ponte sullo Stretto saranno reperiti in sede di legge di Bilancio. Nell'allegato "Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica" al Documento di economia e finanza (Def), il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti chiarisce le intenzioni del governo per quanto concerne la realizzazione dell'opera.

Chiaro, spiega il Mit, che "come sempre avviene per tutte le grandi opere inserite nella programmazione infrastrutturale del Def", sarà necessario attendere lo stanziamento delle risorse in Manovra. Il Def, spiegano dal dicastero, "è un documento di programmazione, non di stanziamento di risorse", e comunque non c'è ancora nemmeno la società ad hoc.

Nell'allegato viene specificato che si tratta di un intervento che peserà sulle casse dello Stato per "13,5 miliardi di euro". A questa somma dovrà aggiungersi ulteriori "1,1 miliardi di euro" da destinare alla realizzazione delle opere complementari e di ottimizzazione alle connessioni ferroviarie, lato Sicilia e lato Calabria.

Il testo chiarisce che l'esecutivo intende sovvenzionare l'opera attingendo da più fonti, ovvero"le risorse a disposizione dalle Regioni a valere sui Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, una copertura finanziaria pluriennale a carico del bilancio dello Stato in sede di legge di bilancio 2024, i finanziamenti sul mercato nazionale e internazionale, l'accesso alle sovvenzioni di cui al programma Connecting Europe Facility".

I commenti

"Ottime notizie dall'Europa, dove la commissione Trasporti sul regolamento Ten-T ha premiato l'impegno e la serietà dell'Italia", ha reso noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti."Via libera anche all'emendamento per includere il Ponte sullo Stretto: un segnale importante, una vittoria del nostro Paese che conferma la serietà della proposta del vicepremier e ministro Matteo Salvini", conclude la nota.

"Sembra la volta buona", commenta il segretario confederale dell'UGL con delega per il Mezzogiorno Giovanni Condorelli durante l'audizione in commissione Ambiente e Trasporti della Camera sul dl Ponte. "È l'auspicio che facciamo per il bene del Paese come organizzazione sindacale da sempre favorevole al Ponte sullo Stretto e, dunque, in prima linea affinché tale strategica infrastruttura possa essere realizzata". Positivo il giudizio sugli effetti che l'opera avrebbe per il Sud Italia. "L'importanza strategica del ponte chiara", spiega Condorelli,"in un mondo globalizzato è importante avere questa grande possibilità da diversi punti di vista, strategico, economico e sociale. Sarebbe una grande meraviglia che attirerebbe il mondo intero dal punto di vista turistico"."Non meno importante", conclude il segretario confederale dell'UGL, "il Ponte rappresenterebbe un segno di grande attenzione verso il Mezzogiorno e in quanto tale sarebbe un volano certo di sviluppo e crescita a beneficio dell'intero Paese".

Il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Angelo Bonelli esprime invece tutto il proprio dissenso. "Il Def certifica che non ci sono soldi per realizzare il ponte sullo stretto di Messina e stima che il costo per la realizzazione del ponte e opere complementari sarà di oltre 14,6 miliardi di euro", affonda Bonelli. "A parte che è una vera e propria follia, siamo di fronte ad una truffa politica e mediatica di chi parla, al solo scopo di fare propaganda, di realizzare un ponte senza avere i soldi per finanziarlo, e nel decreto mette 340 milioni di euro per finanziare concessione e studi di progettazione", aggiunge.

"Un ponte che non regge, anche dal punto di vista ingegneristico, considerato che non esiste al mondo un'opera a campata unica con ferrovia lungo 3,3 km", considera il deputato. "14,6 miliardi che rischieranno di diventare 20 miliardi, sottraendo risorse al ritardo infrastrutturale ed al trasporto ferroviario. Tra l'altro", precisa in conclusione,"10 giorni fa Salvini parlava di 10 miliardi oggi 14,6, si tratta della sua solita propaganda. Ma il Governo Meloni deve smetterla di fare propaganda e si metta a governare seriamente, cominciando a ritirare il decreto sul ponte e destinando le risorse al sud".

Non si è fatta attendere la replica al vetriolo da parte del Carroccio. "Al deputato Bonelli non tornano i conti in merito al Ponte sullo Stretto. Spiace per il collega di Alleanza Verdi e Sinistra", scrive in una nota il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa, "ma l'infrastruttura si farà e sarà fondamentale per lo sviluppo del Paese, come ha riconosciuto peraltro l'Europa, includendola tra le opere strategiche per i collegamenti continentali".

"Non so chi fa i conti a Bonelli, ma lui di certo avrebbe potuto mostrare la stessa cura nella selezione dei suoi parlamentari: perché non indaga sulla gestione della coop della famiglia Soumahoro?", conclude polemicamente il parlamentare.

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