Presidenzialismo, Grillo: "Idea di Berlusconi. Vuol farsi eleggere duce"

"Con quale autorità definisce la durata di un Governo?". Beppe Grillo attacca dal suo blog il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nell'ultimo episodio di un lungo contrasto tra i due, alternato a rari momenti in cui il comico genovese ha lodato invece il lavoro del Quirinale.

Il leader del Movimento 5 Stelle contesta le parole di Napolitano, che ieri ha definito in diciotto mesi il tempo di cui l'esecutivo avrà bisogno per portare a termine le riforme. Grillo fa presente che non è compito del Quirinale dare una scadenza al governo e ricorda anche come, "da luglio a dicembre del 2014 l'Italia avrà la presidenza del Consiglio dei ministri UE", insieme alle "elezioni per il Parlamento europeo" e al "rinnovo della Commissione europea".

Grillo trova nelle parole di Napolitano un modo per "scongiurare a qualunque costo" che il presidente Ue possa essere "espressione del M5S", se rimanesse primo partito italiano.

Il guru del M5S si scaglia anche contro l'idea di presidenzialismo, che attribuisce a Berlusconi. Secondo il comico genovese l'unico desiderio del Cavaliere è quello di "farsi eleggere presidente-duce d’Italia con l’aiuto delle televisioni che il pdmenoelle gli ha graziosamente lasciato da vent’anni ignorando ogni conflitto di interessi". E su facebook aggiunge: "Stanno terminando il 'piano di Rinascita'" di Gelli.

La critica di Grillo è estesa anche al governo Letta. "Capitan Findus - dice - fa solo il palo e prende ordini", guidando un governo che "nasce dall’emergenza dei processi di Berlusconi, dell’inchiesta del Monte dei Paschi di Siena, della trattativa Stato-Mafia e sotto la pressione della finanza internazionale".

Nel corso di un comizio a Piazza Armerina, nell'Ennese, Grillo ha poi aggiunto: "Apprezzo di più Berlusconi, che fa quello che fa per interesse personale, ma quegli altri che lo fanno per aiutarlo di nascosto, sono peggio di lui". Ora "salveranno il culo anche a lui. Si parla ancora di Presidenza della Repubblica per lui. Perchè non lo mandano a casa?"