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"Primarie a gennaio o rischiamo di sparire"

"Enrico lasci e faccia il deputato semplice". Matteo Ricci: "Ha scelto un percorso bizzarro, ma siamo ancora in tempo a fermare la discesa. Gli scandali? Dobbiamo tenere la guardia alta"

"Primarie a gennaio o rischiamo di sparire"

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore nazionale dei sindaci dem spara a zero contro Letta: «Deve fare il parlamentare di opposizione». Poi la richiesta: «Anticipi le primarie altrimenti rischiamo di sparire». E sul Qatargate il sindaco, che si schiera con Stefano Bonaccini, ammette: «Una sofferenza per il nostro popolo».

Ha proposto di anticipare le primarie dopo aver letto gli ultimi sondaggi. Cosa teme a febbraio il Pd non ci arriva? Sparisce prima?

«Stiamo rischiando molto. Sono settimane che dico, insieme a tanti altri, che il percorso scelto è bizzarro e non funziona. O si fanno le primarie o la costituente».

Lei ha indicato anche una data. 22 gennaio.

«Sì. Anticipiamo il più possibile, e con il segretario nuovo buttiamoci tutti nella campagna elettorale per le regionali nel Lazio e in Lombardia».

Il Pd sembra schiacciato da una pesante questione morale.

«Nessuna forza politica può ritenersi immune dalla corruzione. Proprio noi che abbiamo maggiormente a cuore l'onestà, il rigore e la sobrietà dobbiamo tenere la guardia alta, più di altri. Non c'è una questione morale del Pd, ma il nostro popolo soffre tanto quando si vedono coinvolti esponenti della nostra famiglia. Bisogna andare fino in fondo con una commissione d'inchiesta e bisogna capire che il problema non è della sinistra ma della democrazia. Alcune potenze energetiche non democratiche pensano che la democrazia si possa comprare. Per questo il Qatargate è così grave. Ad esempio, non oso immaginare cosa possa aver fatto il Qatar per ottenere i mondiali di calcio. In passato ingerenze sono arrivate da Russia e Iran, non è la prima volta».

Da ciò che si capisce Letta è il responsabile di questa situazione?

«Lui in quanto segretario, ovviamente. E tutti noi della Direzione nazionale. Ma adesso dico: sveglia PD. Possiamo ancora cambiare percorso. Il tempismo in politica è metà dell'opera».

Perché Letta non vuol anticipare il congresso? Che idea si è fatto?

«Aveva, in buona fede, uno schema di lavoro in testa e la direzione lo ha avallato. Ma non funziona, deve prenderne atto e cambiare, abbiamo pochi giorni per farlo. Spero rifletta in queste ore».

Dia un suggerimento da amico a Letta. È utile che ritorni a Parigi?

«Letta deve fare il parlamentare di opposizione come sta facendo, ma deve accelerare le primarie e rinviare a dopo la costituente. Spetterà al nuovo segretario, che spero sia Bonaccini, ripartire dal lavoro e dal riscatto sociale e fare una costituente vera.

Occorre subito fermare la discesa e ridare una speranza al nostro popolo».

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