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"Meloni ritiri la querela". La Schlein difende ancora Saviano

La candidata alla segreteria del Partito democratico traccia i suoi pilastri. L'apertura ai 5 Stelle: "Bisogna lavorare insieme in Parlamento"

"Meloni ritiri la querela". La Schlein difende ancora Saviano

Sembrava un tema destinato a essere cestinato nel giro di poche ore, invece l'ipotesi del cambio del nome del Partito democratico resta centrale e tra le priorità del nuovo corso. Il Congresso terminerà con l'elezione del nuovo segretario, ruolo per cui corre Elly Schlein. A suo giudizio una modifica della denominazione della forza politica "è uno dei temi da affrontare" tenendo in considerazione che un eventuale nuovo soggetto dovrebbe rispettare il concetto del "partito del lavoro".

Le priorità di Schlein

L'ex vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, intervistata a Che tempo che fa su Rai 3, ha lanciato la sua corsa contro Stefano Bonaccini illustrando le tre priorità su cui incentrare la propria azione di rilancio: "Innanzitutto il precariato, dimenticato dal governo Meloni, la destra non ne parla mai; poi l'emergenza climatica; infine le diseguaglianze territoriali".

Schlein ha fatto sapere che nella giornata di domani prenderà la tessera del Partito democratico a Bologna e ha annunciato già da ora che non ha alcuna intenzione di dare vita a una nuova corrente interna, mettendo tra l'altro le mani avanti sulla sua idea di gestione: "Non offro posti, non mi siederò a trattare sulle liste con i capibastone e i capicorrente locali. Bisogna ridare voce alla base, perché senza la base scordiamoci le altezze".

Inoltre ha fatto sapere che in caso di sconfitta non lascerà la galassia dem, dicendosi tranquilla sul fatto che non ci sarà una scissione in futuro. Da qui l'appello all'avversario-amico Bonaccini: "Chiunque vinca il giorno dopo si lavora insieme". "Serve un nuovo metodo per selezionare la classe dirigente", ha aggiunto. Schlein si è schierata al fianco di Roberto Saviano augurandosi che il presidente Meloni ritiri la querela e non ha fatto mancare una stoccata al primo ministro: "Non dica solo come preferisce che l'opposizione faccia opposizione".

L'apertura al M5S

L'ex vicepresidente della Regione Emilia-Romagna ha fatto registrare un'importante apertura a favore del Movimento 5 Stelle, con cui si aspetta una collaborazione proficua all'interno del Parlamento. Dunque la richiesta è quella di compattare l'opposizione, evitando di muoversi in ordine sparso e in maniera sfaldata: "Possiamo trovare convergenze su alcuni temi come la lotta alla povertà e il precariato, e adesso si deve iniziare dal Parlamento".

La sua tesi è che "sarebbe irresponsabile non lavorare insieme in Parlamento su questi temi". Ma allo stesso tempo ha chiarito che un'intesa con i grillini "dipende da quali sono le loro intenzioni".

In tal senso ha avvertito che se intendono rappresentare la sinistra "troveranno un ostacolo nel fatto che qualcuno la sinistra l'ha sempre fatta e rappresentata".

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