"Schedatura". "Problema è cosa si vede nel video". Lezione della Lega a Conte su Apostolico

Il Carroccio invoca le scuse della toga pro migranti e le sue dimissioni. La sinistra attacca Salvini, Conte perentorio: "Non possiamo permettere che ci sia una schedatura"

"Schedatura". "Problema è cosa si vede nel video". Lezione della Lega a Conte su Apostolico
00:00 00:00

Prima la sconfessione del decreto Cutro, poi l'attività social pro migranti, infine il video risalente al 2018 dove è in prima fila ad un sit-in contro l'allora governo gialloverde sul tema dell'immigrazione. Il caso Apostolico è al centro del dibattito politico ormai da diversi giorni, la dicotomia è nota: la Lega invoca le dimissioni della toga rossa, la sinistra chiede chiarezza sull'origine della sequenza incriminata.

Di fronte agli ultimi attacchi strumentali arrivati da Pd e 5 Stelle, il Carroccio ha tenuto a precisare: "Per qualcuno a sinistra il problema è 'chi ha girato il video', in pubblica piazza di un evento pubblico. Per la Lega e milioni di italiani il problema è cosa si vede in quel video, ovvero un giudice in mezzo a una manifestazione dove si insultano ('assassini... animali...') poliziotte e poliziotti, e si inneggia alla clandestinità. Cosa chiediamo? Scuse e dimissioni".

L'unico obiettivo della sinistra - Renzi escluso - è quello di delegittimare Salvini, senza entrare nel merito della stortura. L'ultimo in ordine di tempo è stato il leader grillino Conte: "La Digos fa sempre dei filmati quando ci sono delle manifestazioni, ma come poi arrivano questi filmati a un ministro delle infrastrutture che non c'entra nulla? Il ministro delle Infrastrutture Salvini chiarisca come e perché ha avuto quei filmati. Quei filmati sono stati realizzati dalla Digos e sono nella disponibilità delle forze di polizia per altri compiti, non per attaccare i magistrati".

Giuseppi ha aggiunto: "Fermo restando che i magistrati devono essere e apparire imparziali, non possiamo permettere che ci sia una schedatura e che venga messa a disposizione degli esponenti politici di turno di governo che, peraltro, non c'entrano nulla con la questione dell'ordine pubblico. Perchè se noi iniziamo a fare queste filiere in cui tutti iniziano a deviare dai propri compiti istituzionali non riusciamo più".

Polemiche a dir poco singolari sulla presunta invasività nella sfera privata di una persona - nel caso la magistrata Apostolico - quando vengono diffuse immagini di una partecipazione a un evento pubblico. Nonostante ciò, i compagni non mollano. Uno dei j'accuse più muscolari è quello del dem Walter Verini, che ha parlato di vicenda "inquietante" tesa a "delegittimare il ruolo della magistratura", persino di "dossieraggio squadrista": "A parti invertite avrei criticato la sentenza, ribadendo la fiducia nella magistratura. Questo dovrebbe fare un uomo di Stato, definizione che evidentemente non si addice a Matteo Salvini. Il quale preferisce il dossieraggio per indicare il bersaglio, il nemico ai suoi seguaci.

Del resto, è lo stesso che andava a protestare sotto l'abitazione privata di Elsa Fornero o citofonava in giro per Bologna per fare giustizia sommaria". Non pago, Verini ha denunciato "metodi da Stato autoritario, dove si usa ogni mezzo per colpire gli oppositori".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica