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"Pronti ad accogliere". Genova smonta le polemiche del Pd sui migranti

Il sindaco di Genova apre al dialogo con l'esecutivo e spegne le polemiche del Pd sui migranti: "C'è la disponibilità della città ad accogliere le Ong"

"Pronti ad accogliere". Genova smonta le polemiche del Pd sui migranti

La drammatica emergenza immigrazione non dovrebbe essere una questione cara solo al governo di centro destra. Negli altri paesi europei, governi sia conservatori che social democratici, implementano misure severe per contrastare l’ondata migratoria irregolare. Qui in Italia, soprattutto dal Nazareno, si preferisce speculare sull’argomento per portare acqua al proprio mulino. Ai primi e cauti provvedimenti del ministro degli Interni Matteo Piantedosi è cominciata la rivolta dei sindaci dem: fanatici dell’accoglienza indiscriminata ma che sia il più lontano possibile dalla propria città. Tutti tranne uno: il sindaco di Genova Marco Bucci si dice pronto ad aiutare il governo ad accogliere nella sua città una parte dei migranti.

Genova apre al dialogo sulle Ong

Il sindaco di Genova prende le distanze dai suoi colleghi dem e in due interviste, una al Corriere della Sera e una a La Stampa, chiarisce la sua posizione: il capoluogo ligure potrebbe essere incluso, dal Ministero degli Interni, tra i “porti sicuri” a cui destinare gli approdi. La possibile decisione del ministro Piantedosi non preoccupa il sindaco: “Non mi spaventa perché sono abituato a fare se il governo prende una decisione”. Marco Bucci, dal 2017 sindaco per il centro destra di Genova, vuole spegnere le polemiche pretestuose degli ultimi giorni e mettere fine alla narrazione del Partito democratico. “Loro – esordisce il sindaco riferendosi all’esecutivo – hanno il quadro d’insieme e conoscono quali porti è meglio che siano chiamati in causa”. L’apertura al dialogo costruttivo con il governo guidato da Giorgia Meloni viene ribadita subito dopo:“La disponibilità della città ad accogliere le imbarcazioni gestite dalle Ong internazionali c’è”.

Il Pd strilla

Il Partito democratico, al posto di seguire il pragmatismo del sindaco di Genova, torna in trincea. E l’avanguardia dell’esercito Pd sono i sindaci: un’onda di primi cittadini dem favorevoli alle politiche dei porti aperti ma non nella propria città. Il primo a strillare allo scandalo è il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: “Sembra strano che il governo faccia percorrere centinaia di miglia a persone già provate fisicamente e psicologicamente facendole approdare in porti del Centro e del Nord”. A nulla è servito il chiarimento dell’esperto marittimista Giuseppe Loffreda, interpellato da Adnkronos. La scelta dell’esecutivo di indicare alle imbarcazioni il porto più sicuro e non quello più vicino, spiega l'esperto, non solo è legittima ma è anche conforme alla legge.

Il piano Piantedosi

Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, dalla Sicilia, respinge al mittente qualsiasi tipo di accusa. E se da un lato comprende le difficoltà reali di alcune città, dall’altro non accetta critiche pretestuose. La polemica sui migranti soccorsi dalle Ong e dirottati, secondo la narrazione di sinistra, sulle città guidate da sindaci del Pd indispettisce il titolare degli Interni."Una critica che non condivido e comuque il porto di Ancona è in una regione amministrata dal centro destra". Una scelta che non piace alle navi delle Ong, dalla Ocean Viking alla Geo Barents. Piantedosi tiene il punto e risponde ai capricci delle Ong, abituate in passato a fare il bello e il cattivo tempo: “Sono navi di stazza importante, in passato si sono trattenute in mare per 2-3 settimane in condizioni meteo simili a queste, non sono proibitive”.

L’obiettivo del ministro è alleggerire il carico di migranti dalle regioni del Mezzogiorno: “La Sicilia e la Calabria non devono diventare il campo profughi d’Europa”.

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