Massimo Bossetti un animalista? Vista sua passione per cani e gatti, è stato più volte definito animalista, ma l'Aidaa non ci sta e ritiene che l'accostamento sia «assolutamente inaccettabile e fuorviante». Secondo l'associazione italiana difesa degli animali e ambiente «un assassino non può essere animalista per definizione».
Al massimo «Bossetti potrebbe amare i propri animali, ma l'essere animalista nel senso pieno del termine è in forte contraddizione con tutte le idee dell'animalismo, idee che vanno dall'amore della vita in tutte le sue forme arrivando a non accettare di mangiare altri esseri viventi, fino al ripudio della caccia e alla condanna di ogni forma di violenza sulle creature di ogni razza e specie e per questo non è possibile che un assassino e stupratore, anche se innocente fino a prova contraria possa essere definito animalista, ma semmai l'esatto opposto». Secondo il presidente dell'Aidaa, Lorenzo Croce «la violenza contro uomini o animali è ripudiata dal mondo animalista».
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