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Proteste "in via di prima acquisizione"

C'è del fermento nel mondo dei firmatari, quelli che appena vengono chiamati all'appello rispondono presente con una firma, basta che sia contro il governo, va da sé di parte opposta

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C'è del fermento nel mondo dei firmatari, quelli che appena vengono chiamati all'appello rispondono presente con una firma, basta che sia contro il governo, va da sé di parte opposta. Di Navalny eventualmente si può parlare in altra sede, oggi sul tappeto rosso sfilano gli intellettuali che manifestano sulla proposta di reintrodurre i vecchi giudizi descrittivi dei voti e delle pagelle scolastiche, «fermiamo il colpo di mano affinché si apra un proficuo confronto con gli stakeholder al fine di innescare un percorso condiviso», sta scritto proprio così, senza nemmeno chiedere scusa a Giacomo Devoto e a Gian Carlo Oli. Una netta presa di posizione contro «insufficiente, discreto, buono, ottimo», roba che puzza di lavagna, gessetti, bidello e campanella, insomma la squola con la q. Giù le mani, dunque, dal vocabolario in vigore, giudizi così enunciati «in via di prima acquisizione, base, intermedio, avanzato», roba fine che se applicata, ad esempio, alle pagelle nel calcio (inventate da Aldo Missaglia e Luigi Scarambone nel 1945, infine rilanciate da Gianni Brera nel 1956) porterebbero a tali conseguenze: «Allegri? In via di prima acquisizione», «Inzaghi? Avanzato», «Mourinho? Base», «Pioli? Intermedio».

Aveva ragione Arthur Bloch: non discutere mai con un idiota, la gente potrebbe non notare la differenza.

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