Puntare sulle società che esportano Deboli i bancari

Nel 2012 l'indice FtseMib di Piazza Affari ha guadagnato complessivamente il 7,8%, sebbene risulti ancora al di sotto del 5% rispetto al massimo toccato nel corso dell'anno. A livello di settore si è comportato molto bene quello immobiliare (+24,31), l'industriale (+17,66) quello dei trasporti e turismo (+17,88), il finanziario (+20,24%, e l'assicurativo (+15,52%); in rosso invece sia il bancario (-3,75%) sia quello delle comunicazioni (-5,24%).
Per il 2013 gli analisti restano molto prudenti sui titoli bancari, che risentiranno della recessione, mentre guardano con moderato ottimismo agli industriali e alle società che puntano sull'export. Secondo le stime degli esperti, quest'anno la Borsa di Milano potrebbe registrare una performance complessiva del 9%, per metà circa (4,7%) dovuta ai dividendi e per l'altra metà (4,3%) alla rivalutazione dei prezzi: se si escludono però i titoli bancari la perfomance del listino azionario milanese potrebbe attestarsi al 6,1% (cioè al 10,8% compresi i dividendi). Tra i singoli titoli di Piazza Affari, quelli con le migliori potenzialità di guadagno in termini di quotazioni dovrebbero essere Telecom Italia (+37,4%), Saipem (+27,9%) sebbene occorra seguire gli sviluppi dell'indagine per corruzione in Algeria in cui sono stati coinvolti alcuni manager del gruppo), Enel green power (+19%), Mediolanum (+17,1%), Pirelli & C (+17%), Prysmian (+14,4%), Fiat Industrial (+13%), A2a (+11,8%), Parmalat (+11,3%) e Lottomatica (+10%). Includendo anche il dividendo che dovrebbero staccare nel 2013, sono interessanti anche i titoli Snam, Terna, Eni e Atlantia.


Per coloro che vogliono evitare il fai-da-te che comporta sempre incognite e pericoli, il consiglio è affidarsi a un buon gestore di fondi azionari Italia (o a un «Etf», i fondi passivi con commissioni ridotte all'osso) così da diversificare il rischio in alcune decine di titoli anche con poco denaro.

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