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Quei soldi del Pnrr a rischio in Calabria: la Corte dei Conti suona la sveglia

Circa 8 milioni di euro assegnati per la riforestazione della provincia di Reggio Calabria grazie al piano europeo potrebbero andare persi. Sono 184.050 gli alberi da piantare in 184 ettari

Quei soldi del Pnrr a rischio in Calabria: la Corte dei Conti suona la sveglia

I soldi del Pnrr in Calabria rischiano di perdersi, di essere inghiottiti dal bosco. Come Biancaneve. Ma a svegliare gli amministratori della Città Metropolitana di Reggio Calabria a guida Dem non ci hanno pensato i sette nani, tantomeno il principe azzurro, ma la Corte dei conti che ha suonato la sveglia. Circa 8 milioni di euro assegnati per la riforestazione della provincia di Reggio Calabria grazie al piano europeo potrebbero essere a rischio.

Il progetto del Pnrr

184.050 gli alberi da piantare in 184 ettari, peccato che non siano stati piantati. “C’è ancora tempo” fanno sapere i dirigenti della Città Metropolitana ma c’è anche un precedente pericoloso che riguarda fondi statali legati al progetto “clima uno” per la riforestazione del nostro Paese. A metterlo nero su bianco sono i giudici in una lunga relazione allarmante. “E’ tutto sotto controllo” dicono gli amministratori reggini. Ma siamo sicuri? Secondo i Carabinieri no. 4.830 sarebbero dovute essere le piante da “mettere a dimora” entro il 10 dicembre 2022 ma, secondo la Corte dei conti, “l’obiettivo è privo di riscontro.” Infatti, sono solo 2500 circa gli alberi piantati, poco meno della metà. Scadenza non rispettata dunque. E il precedente preoccupa e allarma Roma.

Gli amministratori locali

Peccato che chi dovrebbe gestire il progetto non ne sappia davvero nulla. Com’è la situazione? - chiediamo al consigliere delegato all’Ambiente Salvatore Fuda, sindaco del comune di Gioiosa Ionica - “Guardi è una questione di una banalità assurda” - ci spieghi - “Ora però non posso, sono in una situazione complicata…” Ma quanti alberi avete piantato? “Ehm, uhm… (tentennamento imbarazzante) guardi, nessuno!” Ci dice al telefono Fuda che, sulla “questione” dovrebbe essere preparato. Palesemente privo di informazioni in merito e in difficoltà prende tempo e ci rimanda ai dirigenti della città Metropolitana. Insomma, chi dovrebbe vigilare (ovvero la politica) non lo fa.

La relazione della Corte dei Conti

Per fortuna ci sono i Carabinieri chiamati a controllare e a vegliare sui progetti. E sono loro, gli uomini in divisa, a segnalare le criticità in un documento stilato e consegnato alla Corte. Gli alberi piantati sono “soffocati da piante infestanti” scrivono i giudici (in base alla relazione fatta dai Carabinieri) nero su bianco a pagina 31 del provvedimento. Ma non avrebbero dovuto aiutare il Pianeta a respirare? A Reggio Calabria a quanto pare no. Ma non è finita qui perché la città Metropolitana avrebbe sbagliato anche il tipo di pianta: “È stata accertata la sostituzione delle piante previste di Populus Nigra, con Populus Alba” fanno sapere i giudici. Precedenti pericolosi soprattutto se oggi ci sono oltre 180 mila piante da gestire. Riuscirete a metterle a dimora? – chiediamo ad uno dei dirigenti – “Stia tranquillo, lo faremo.

” - ci dice – e allora perché la Corte dei conti si è subito allertata? “Beh, hanno paura che qualcosa vada storto, è loro dovere controllare” – e aggiunge – “Noi stiamo ancora valutando dove piantarli perché alcuni terreni non sarebbero disponibili” dice il burocrate.

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