È finito con una cinquantina di feriti, uno dei quali, una ragazza di 22 anni, ancora in coma all'ospedale, lo sgombero di un rave party, effettuato l'altra notte dalla polizia nel milanese. Le forze dell'ordine avevano già allontanato diverse centinaia di giovani che si erano radunate prima a Trezzano e poi a Limbiate. Al terzo intervento i partecipanti, oltre un migliaio, hanno reagito, trasformando l'evento in una battaglia. Nel parapiglia la ragazza è caduta, ha battuta la testa e poco dopo ha perso i sensi. «Un episodio doloroso» ha commentato il questore Luigi Savina.
I rave party sono feste organizzate in maniera illecita, solitamente in zone abbandonate, grazie a passa parole, sms, e messaggi in codice nei social forum. Durante queste feste la parola d'ordine è «trasgressione» e, tra alcol, droghe e musica a tutto volume, spesso molti giovani finiscono all'ospedale in overdose. Nei giorni scorsi da Roma è arrivata la segnalazione di un raduno in provincia di Milano, mettendo in allarme polizia e carabinieri che si sono messi alla ricerca del luogo d'appuntamento. Il primo intervento è avvenuto a Trezzano venerdì sera, il secondo nella notte a Limbiate il terzo a mezzogiorno in un ex deposito della Standa a Cusago. I ragazzi si sono però scagliati contro la polizia, bersagliata con lanci di pietre e bottigliette. Gli agenti hanno ripiegato evitando i corpo a corpo, rispondendo con i lacrimogeni. Nel parapiglia è caduta questa giovane, 22 anni di Cuneo, subito assistita dal personale del 118. La ragazza accusava nausea e capogiri che credeva frutto del gran bere.