Interni

"Un mazzo di rose...". Renzi asfalta Letta

Il leader di Italia Viva torna ad attaccare il segretario del Pd: "Ha scelto scientificamente di far vincere Giorgia Meloni"

"Un mazzo di rose...". Renzi asfalta Letta

Le disavventure del Partito democratico non sembrano essere finite. Anzi, la sensazione è che siano solo all'inizio: il momentaccio fotografato dai sondaggi potrebbe prolungarsi almeno fino al prossimo congresso chiamato a leggere il nuovo segretario. La strategia adottata dal Pd in occasione delle ultime elezioni politiche è finita nuovamente nel mirino di Matteo Renzi, che ancora una volta non le ha mandate a dire e si è scagliato direttamente contro la galassia dem.

Il leader di Italia Viva, intervistato da Massimo Giletti a Non è l'arena, ha pungolato nello specifico Enrico Letta. A suo giudizio il numero uno del Pd avrebbe consegnato a tavolino la vittoria a Fratelli d'Italia, consentendo così a Giorgia Meloni di diventare presidente del Consiglio del governo guidato dal centrodestra: "Letta ha scelto scintificamente di far vincere la Meloni". Un'accusa accompagnata da una battuta assai sferzante: "Se io fossi la Meloni manderei un mazzo di rose rosse tutti i giorni a Enrico Letta".

In sostanza Renzi, facendo ricorso a uno scenario molto spiritoso, ha voluto sostenere che l'attuale premier dovrebbe ringraziare in maniera calorosa il segretario del Partito democratico per gli strafalcioni commessi in campagna elettorale che hanno consentito a FdI di trionfare insieme al centrodestra unito. Da tempo il leader di Italia Viva ha criticato aspramente la linea del Pd, che alla fine ha scartato sia il Movimento 5 Stelle sia il Terzo Polo preferendo un'alleanza solo con i partitini di sinistra. E la disfatta non è stata altro che una semplice conseguenza naturale.

L'auspicio di Renzi è che il Partito democratico "inizi a voler vincere qualche elezione". Ma ha preferito non esprimersi in merito al Congresso del Pd alla luce degli isterismi già venuti a galla nel passato: "Se dico una parola, quella parola che dico viene usata contro quello a favore di cui la dico". Ecco perché sulla candidatura di Stefano Bonaccini si è limitato a dire che "nulla saccio". "Se dico una cosa su Bonaccini dicendo che è bravo, immediatamente quegli altri dicono contro Bonaccini. Allora, il Pd faccia quello che vuole", ha aggiunto.

Inoltre il leader di Italia Viva ha rivendicato il ruolo di opposizione nel merito delle questioni al governo di centrodestra piuttosto che un'opposizione pregiudiziale su tutti i fronti. E ha commentato le recenti critiche a Giorgia Meloni per aver portato con sé a Bali la figlia Ginevra: "Penso che non si debba attaccare dal punto di vista familiare come hanno fatto con me. Quando hanno attaccato la Meloni perché si è portata dietro la bambina, io ho detto: 'Oh, ma la lasciate fare?'. Noi facciamo opposizione alla premier, non alla mamma.

La mamma la farà come le pare".

Commenti