"Ricci deve chiarire su Affidopoli. La sua è una fuga reiterata"

L'onorevole Antonio Baldelli, Fdi, attacca il candidato presidente del Pd per la Regione Marche sul caso che lambisce il Comune di Pesaro. E per cui si aspetta il termine di proroga delle indagini

"Ricci deve chiarire su Affidopoli. La sua è una fuga reiterata"

Il caso “Affidopoli” scuote il Comune di Pesaro e lambisce il nome dell’ex sindaco Matteo Ricci, oggi candidato alla guida della Regione Marche. L’inchiesta riguarda affidamenti diretti e fondi pubblici girati a due associazioni. Ne parla il deputato marchigiano di Fratelli d’Italia Antonio Baldelli, che sul caso ha presentato un’interrogazione parlamentare.

Il caso Affidopoli sta passando sottotraccia. Di cosa si tratta?

"Di uno scandalo giudiziario che coinvolge il cuore del “sistema Pesaro” al tempo del sindaco Matteo Ricci. La Procura di Pesaro ha aperto un fascicolo, nato da un’inchiesta del Resto del Carlino, su oltre 600 mila euro di fondi pubblici affidati direttamente — senza gara e senza trasparenza — a due associazioni culturali fantasma: Opera Maestra e Stella Polare. Nessun bando, nessun requisito. Solo affidamenti “sotto soglia”, gestiti da una ristretta cerchia di fedelissimi.
Gli indagati per concorso in corruzione sono i membri di questa cerchia ristretta. Da ciò che è emerso sulla stampa e dichiarato dagli stessi prevenuti, hanno ricevuto avvisi di garanzia: Franco Arceci (ex capo di gabinetto di Ricci, rimasto in Comune anche dopo la pensione), Massimiliano Santini (ex consigliere comunale, spin doctor di Ricci e membro del suo staff), Stefano Esposto (presidente delle due associazioni che, dall’inchiesta giornalistica, risulterebbero prive di requisiti, personale e DURC). Sono ipotizzati reati di falso anche per funzionari e dirigenti comunali.
Parliamo di incarichi per manutenzioni, murales, verde pubblico, eventi natalizi, manifestazioni gastronomiche. Anche di lavori mai realizzati. C’è poi un filone sulle sponsorizzazioni, alcune delle quali richieste per il Comune e poi transitate su conti correnti di soggetti terzi.
Da ciò che si apprende dalla stampa, i “segreti” di Affidopoli si trovavano in dieci dispositivi sequestrati agli indagati. In questi mesi, gli inquirenti hanno ascoltato decine di persone informate sui fatti, tra cui imprenditori che hanno sponsorizzato le iniziative comunali degli ultimi anni. Ad ogni modo, il termine di proroga delle indagini dovrebbe scadere a breve e allora si saprà la vera portata dell’inchiesta."

Ricci è indagato?

"Alla politica non deve interessare il livello giudiziario, almeno fino a sentenza definitiva. Il tema per noi è politico e amministrativo: un sistema chiuso, autoreferenziale, in mano a una cerchia ristretta e agli amici degli amici, impermeabile a ogni controllo. Altro che “trasparenza”: qui è stato scoperchiato un vaso di Pandora che mostra come nel Comune accadessero le cose più impensabili.
Basti riprendere le dichiarazioni di uno degli ex assessori di Ricci in merito a lavori di idraulica affidati a una delle due associazioni: i 20mila euro in realtà sono serviti ad altro."

Perché Ricci non riferisce in Commissione?

"Domanda che andrebbe rivolta a lui. Ma viene in mente un adagio usato da Andreotti — “a pensar male si fa peccato…”. La sua fuga reiterata dalla Commissione comunale per la Trasparenza che lo ha convocato più volte è un fatto gravissimo, che fa pensare che ci sia qualcosa da nascondere.
Persino Giorgio Tornati, ex sindaco di Pesaro e ex senatore di sinistra, ha bollato il comportamento di Ricci di questi mesi come un “maneggio” politico."

Il M5S non era giustizialista? Perché ora tace?

"Una mera convenienza elettorale. Da oltre un anno, non una parola sul caso da parte dei 5 Stelle marchigiani. Tacciono persino sul clamoroso “me ne frego” con cui Ricci ha liquidato la Commissione per la trasparenza. Perché? Perché devono blindare alleanze nazionali e portare a casa la candidatura di Fico in Campania.
Il prezzo? Ingoiare Ricci nelle Marche. Altro che coerenza. Tutto in barba agli elettori grillini delle Marche che non digeriscono né Ricci né il Pd, rei di aver chiuso 13 ospedali e smantellato la sanità pubblica."

Cosa ha fatto Fratelli d’Italia sul caso?

"Quale deputato della Repubblica ho presentato una dettagliata interrogazione al MEF e al Ministero per la Funzione pubblica, chiedendo l’attivazione degli ispettori della Finanza pubblica e della Funzione pubblica. Va fatta piena luce su come è stato speso tutto quel denaro pubblico."

Il Pd sostiene che Ricci abbia chiarito tutto. Come? Quando?

"“Chiarito”? Se non ha mai risposto né si è mai presentato agli organi comunali di controllo! Come diceva Don Sturzo: “Chi non ha nulla da temere, nulla deve nascondere.”
E invece di chiarezza nemmeno l’ombra.

Ricci è fuggito perfino dai giornalisti di Rai 3 che gli avevano posto domande scomode e li ha accusati — udite udite — di essere “al soldo di Fratelli d’Italia”. Affermare ciò di fronte a giornalisti del terzo canale pubblico è grottesco, sintomo di tutta la disperazione politica in cui è sprofondato il candidato delle sinistre alla presidenza della Regione Marche."

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