Politica

Rimborsi elettorali ai partiti: a vigilare sui conti sarà una commissione ad hoc

I bilanci dei partiti, pubblicati su internet, saranno controllati dalla Commissione trasparenza guidata dal presidente della Corte dei conti. Obbligo di controllo sopra i 50mila euro. Oltre 18mila lettere per abolire i finanziamenti. Scrivi al governo Partiti senza fondo: 100 milioni  non bastano

Rimborsi elettorali ai partiti: a vigilare sui conti sarà una commissione ad hoc

Per fronteggiare la crisi di credibilità della politica aggravatasi nelle ultime settimane, prima con il caso Lusi, poi con lo scandalo che ha colpito la Lega, la maggioranza che sostiene il governo Monti (Pdl, Pd e Terzo Polo) corre ai ripari. A vigilare sui conti delle forze politiche sarà la "Commissione per la trasparenza ed il controllo dei bilanci dei partiti politici", presieduta dal presidente della Corte dei Conti e composta da presidente del Consiglio di Stato e Primo presidente della Cassazione. "I bilanci dei partiti - si legge ancora in un comunicato congiunto dei partiti della maggioranza - saranno obbligatoriamente soggetti al controllo ed alla certificazione di società di revisione iscritte nell'albo speciale Consob".

Come funzionerà

La Commissione controllerà rendiconti, relazioni e note integrative dei bilanci che i partiti dovranno depositare entro il 15 luglio di ogni anno. Entro il 30 settembre la Commissione trasmetterà ai presidenti della Camera e del Senato una relazione contenente l'esito dei controlli. Se dai controlli dovessero emergere irregolarità, i presidenti della Camera e del Senato applicheranno, su proposta della Commissione, sanzioni amministrative pecuniarie pari a tre volte la misura delle irregolarità. L'attività di controllo sarà avviata sui rendiconti relativi all'esercizio 2011.

I bilanci inoltre saranno pubblicati sui siti internet dei partiti e su una sezione del sito internet ufficiale della Camera. Un passo in avanti nella direzione, da tempo auspicata dai cittadini, della trasparenza.

Le donazioni ai partiti superiori a 5.000 euro dovranno essere rese pubbliche. Per quanto riguarda, invece, le contribuzioni dei partiti a fondazioni, enti e istituzioni o società eccedenti i 50 mila euro annui, comporteranno l'obbligo, per questi ultimi, di sottoporsi ai controlli della Commissione per la trasparenza e il controllo dei bilanci dei partiti. Infine i partiti potranno investire la propria liquidità esclusivamente in titoli emessi dallo Stato italiano.

Tempi per l'approvazione

Il testo dell'accordo della maggioranza per il controllo sui bilanci "sarà sottoposto ai capigruppo degli altri partiti presenti in Parlamento e si propone possa diventare un emendamento al dl fiscale attualmente in discussione alla Camera in modo da trasformarlo in legge nel giro di pochi giorni". Mentre il ddl attuativo dell'art. 49 della Costituzione, che regolerà anche il finanziamento pubblico, è in calendario in Aula alla Camera per l'ultima settimana di maggio.

Rinvio ultima tranche rimborso

Ci sarà "un rinvio dell'erogazione delle risorse previste a luglio", annuncia il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, spiegando che la tranche di rimborsi, che ammontano a 100 milioni di euro, sarà rinviata a "una scandenza" da definire una volta che si metterà mano all'art. 49 della Costituzione.

Di Pietro: è il solito accordicchio

"È il solito

accordicchio di facciata - tuona il leader dell'Idv Antonio Di Pietro -  in quanto non prevede alcun intervento serio e concreto per mandare un messaggio di ripensamento e resipiscenza operosa da parte dei partiti".

 

Commenti