"Rinviate 170mila partenze". In Italia è ancora caos passaporti

Dal governo in atto misure per accorciare i tempi di emissione del passaporto ma le associazioni di categoria denunciano perdite importanti

"Rinviate 170mila partenze". In Italia è ancora caos passaporti
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È arrivata l'estate ma per gli italiani potrebbe trasformarsi nell'ennesima "Passione" a causa dei ritardi che stanno accumulando le emissioni dei passaporti. I sistemi di prenotazione automatica non permettono di bloccare gli appuntamenti prima di diversi mesi, raggiungendo il record di 9 mesi in alcune questure del Paese. A quello si devono aggiungere le tempistiche di processo del documento, ossia le verifiche su documenti e gli accertamenti giudiziari, che possono prolungare l'attesa, che possono protrarsi anche per un mese. È evidente che il problema esista e che sia serio, soprattutto per il settore turistico, che lamenta la perdita di oltre 150mila partenze, così come evidenziato da uno studio commissionato dalla piattaforma Vamonos-vacanze.it.

Il governo sta cercando di risolvere una situazione incresciosa che si protrae da tempo e che man mano che si va avanti con il tempo accumula ritardi. Nei primi sei mesi dell'anno "sono stati già rilasciati un milione quattrocentomila passaporti. In tutto il 2022 ne furono rilasciati un milione e ottocentomila. Al 19 giugno 2023 le statistiche indicano un incremento dei passaporti stampati rispetto allo scorso anno, +137% a Milano e +244% a Torino". Così ha dichiarato il sottosegretario al ministero dell'Interno, Nicola Molteni, a Tgr Rai in una recente intervista. Ma i passaporti da smaltire nel nostro Paese sono ancora tantissimi e per questo motivo a chi aveva già prenotato una vacanza viene consigliato di attivare la procedura d'urgenza in questura, prenotando un appuntamento ma presentandosi anticipatamente per verificare che non esistano possibilità di accelerare i tempi per l'emissione.

"Stiamo inoltre lavorando per implementare ad esempio gli 'open day', quindi le aperture giornaliere da parte delle Questure, rafforzando gli sportelli degli uffici passaporti e stiamo lavorando sugli straordinari delle forze dell'ordine impegnate per i rilasci", ha detto ancora Molteni. La sfida delle prossime settimane sarà quella di smaltire i ritardi pregressi ed evitare che se ne accumulino altri. L'associazione dei tour operator Fto-Confcommercio ha effettuato una simulazione di prenotazione presso una delle tante questure italiane ed è emerso che prenotando a luglio il primo appuntamento non viene dato prima di ottobre, a distanza di tre mesi.

Tra le principali cause dei ritardi c'è soprattutto l'introduzione della Brexit, con conseguente necessità di passaporto per chiunque viaggi verso le destinazioni del Regno Unito. Milioni di persone che all'improvviso si sono trovate costrette a chiedere il passaporto per gli spostamenti di lavoro e di piavere verso Londra e non solo.

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