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Forze armate e polizia: firmati i contratti dopo 7 anni di stallo: cosa prevede l'accordo

Firmati i contratti per i dirigenti delle Forze di polizia e armate. Dopo anni di attesa, stanziati oltre 81 milioni per due trienni. Il Governo: “Riparazione storica, ora si apre il tavolo 2024–2026”

Forze armate e polizia: firmati i contratti dopo 7 anni di stallo: cosa prevede l'accordo
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Sono bastati pochi giorni di trattative con i sindacati per sottoscrivere gli accordi sindacali per i trienni 2018-2020 e 2021-2023, che riguardano circa 24mila unità di personale dirigente delle Forze di polizia, ad ordinamento civile e militare, e delle Forze armate. L’incontro si è svolto alla presenza del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del ministro della Difesa, Guido Crosetto, il sottosegretario dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro Delle Vedove e dei rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (APCSM). Un successo del Governo Meloni dopo 7 anni di stallo, che conferma l'attitudine del fare di questo esecutivo.

In base agli accordi sono stati stanziati 40.7 milioni di euro per il triennio 2018-2020 e di 41 milioni per il successivo. A queste risorse è previsto si aggiungano quelle già previste per il terzo triennio 2024-2026, che si aprirà prossimamente, pari a circa 54 milioni complessivi e 18 milioni a regime. "Oggi non abbiamo posto solo una firma, ma realizzato una riparazione storica. Con la firma dei contratti per i dirigenti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, relativi ai trienni 2018-2020 e 2021-2023, lo Stato torna a essere giusto con chi serve ogni giorno la Nazione in silenzio, con disciplina e onore. Un risultato atteso da sette anni, ignorato dai governi di sinistra, che non hanno mai nemmeno aperto il tema", ha dichiarato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Del Mastro Delle Vedove. "Da Sottosegretario alla Giustizia con delega alla Polizia Penitenziaria, provo un orgoglio particolare per le donne e gli uomini che tengono in piedi ogni giorno il sistema penitenziario. Oggi lo Stato li guarda negli occhi e dice: noi ci siamo, aprendo da subito il tavolo per il 2024-2026. Perché la sicurezza non si promette, si costruisce e la dignità non si annuncia, si riconosce", ha aggiunto il sottosegretario.

Grande soddisfazione anche per il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che sottolinea come "con senso di responsabilità e in tempi rapidi abbiamo raggiunto due accordi importanti per i dirigenti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. Un segnale concreto di attenzione al personale pubblico, che non si limita a riconoscerne il ruolo con strumenti contrattuali adeguati, ma punta anche a costruire reali condizioni di benessere organizzativo". Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha ribadito che quella di oggi è una giornata storica, perché "con la firma di questi contratti manteniamo concretamente l'impegno a sostenere chi serve lo Stato con professionalità e spirito di sacrificio, riconoscendo in questo modo anche il valore nonché il ruolo fondamentale della dirigenza delle Forze di polizia e delle Forze armate. Gli accordi garantiscono tutele economiche e giuridiche adeguate agli incarichi ricoperti e testimoniano l'apprezzamento per l’impegno di donne e uomini in divisa".

Il ministro Guido Crosetto ha aggiunto di aver proposto "ai colleghi di sottoscrivere un documento politico-programmatico che definisca da subito le priorità: apertura del terzo triennio, stabilizzazione dei finanziamenti e rilancio della previdenza dedicata. Serve un cambio di passo culturale, per rafforzare autorevolezza e motivazione di chi guida strutture cruciali per la sicurezza nazionale".

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