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L'ottimismo di Letta & C.: ripresa a orologeria

Fino a poco tempo fa non c'erano 4 miliardi l'anno per cancellare l'Imu, stesso discorso sull'Iva. Poi anche tecnici ed economisti hanno capito che di austerità si muore

L'ottimismo di Letta & C.: ripresa a orologeria

Forse i soldi stavano nascosti sotto il materasso. È un po' come accade con le vecchie zie, quelle che non si fidano delle banche e neppure dei parenti e mettono i risparmi in qualche luogo segreto. Si sono incontrati in tre: Enrico Letta, il super ministro Saccomanni e il governatore di Bankitalia Visco. Un appuntamento per capire come sta la salute economica dell'Italia. Per vedere se qualcosa si può fare. La sorpresa è che per una volta dai palazzi del potere arriva un vago ottimismo. Non è che si sono messi a ballare, ma hanno detto che magari non si può parlare di ripresa, ma se facciamo i bravi forse si può tornare a salire. È la fine della caduta. Bene, finalmente un po' di ottimismo, un pizzico di futuro, seppure a brandelli.

Tutto questo magari farà bene a tutti. Non ci viene l'ansia e il senso di colpa ogni volta che spendiamo un euro. Ci sentiremo un po' meno soffocati dalla paura. Solo che tutta questa roba è arrivata così all'improvviso, da spiazzarci. Meno male, certo. Solo che sa un po' di ottimismo a orologeria. Fino a poco tempo fa la notte era buia. Non c'erano quattro miliardi l'anno per cancellare l'Imu, stesso discorso sull'Iva, il cuneo fiscale una chimera, la produzione sempre più a ritroso, la domanda in fuga e l'offerta senza sponde, il lavoro una fila di croci. Poi finalmente anche i tecnici e gli economisti hanno cominciato a capire che di austerità si muore. Ora è la politica che fa un passo in avanti. Sta cambiando il vento, in pochi giorni. La domanda allora è: che è successo?

Il discorso è abbastanza semplice. Napolitano, Letta e i suoi ministri stanno diffondendo un messaggio ben preciso. Chi fa cadere questo governo è un irresponsabile. È l'ammazza ripresa. Lo spauracchio chiaramente è la crisi politica. È l'instabilità. Se non c'è un governo stabile i professionisti del rating ci declassano. Ci mettono sullo Stivale il marchio di falliti. Questo è l'avvertimento che arriva da Quirinale, Palazzo Chigi e Palazzo Koch. E i destinatari diretti sono Pd e Pdl, Grillo tanto sta per conto suo e gli altri non contano. Ma più di tutti si teme il colpo di piazza di Renzi. l'uomo in cerca di un'elezione. Berlusconi a modo suo ha rassicurato Napolitano. Epifani invece parla ai suoi elettori e a Letta ha detto: attento a non farti logorare. Il problema è ora che farci con questo governo ottimista.

Che ne dite di abbassare le tasse e fare le riforme? Altrimenti questa polvere di ripresa sarà solo un altro miraggio.

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