«È difficile parlare di se stessi. Per questo sta a te scoprirlo»: si presenta così, su Facebook, la 21enne cubana che ha confessato di aver preso parte al massacro dei due coniugi di Lignano. Mora, sexy, allegra, esuberante e con molti amici: il profilo di Lisandra Aguila Rico, splendida gelataia a tempo perso, è simile in tutto e per tutto a quello di molte coetanee. E la ragazza ha continuato ad aggiornarlo come se nulla fosse, almeno fino a venerdì scorso. Nella pagina spicca, come immagine di copertina, un tenero scatto della cuginetta in fasce, pubblicato il 3 settembre. «Es muy bella», scrive Lisandra, «Dios la bendiga». Quindi, le sue immagini sexy, a partire da quella del profilo: un primo piano con i lunghi capelli neri sciolti e un bustino in lurex scollato. La foto è stata postata venerdì e ha ben 52 ammiratori. «Guapisima (bellissima)», scrive uno di loro. In un'altra immagine la ragazza indossa jeans bianchi e un top a quadretti nero e bianco. Lisandra ha anche partecipato a uno dei tanti giochi che propone il social network, provando a scoprire a quale celebrità assomigliasse. Il risultato è stato Blanca Suarez, un'attrice spagnola.
Laborde Rico (24 anni, attualmente ricercato) e sua sorella sono figli di primo letto di una donna cubana compagna del proprietario della vicina gelateria «Il re del gelato», sempre nel centro di Lignano. La signora ha anche altri due figli, con il nuovo compagno, entrambi piccoli. A Lignano sono tutti molto noti tra i residenti e i commercianti.
La donna sarebbe venuta in Italia molti anni fa e qui avrebbe conosciuto l'attuale compagno. I due figli maggiori erano rimasti a Cuba ma ogni estate la raggiungevano e spesso trovavano qualche lavoro stagionale. Allibita la datrice di lavoro del ragazzo. «Se non me lo dice lui, non ci credo», esordisce la signora Doretta, titolare della sala giochi di Lignano Sabbiadoro dove per qualche mese ha lavorato il giovane - soprannominato Tyson per via della corporatura massiccia-. «Rico è un bravo ragazzo, siamo sconvolti e increduli». La donna ricorda di aver visto l'ultima volta il giovane il lunedì successivo la scoperta del massacro. «È venuto qui a giustificarsi perché gli avevo telefonato per chiedergli se potesse lavorare il 17 agosto alle 19 e invece non ha mai risposto». Il giovane ha parlato più volte di un viaggio a Cuba che avrebbe dovuto intraprendere proprio nel giorno in cui si è verificato il duplice omicidio. La sua compagna, infatti, secondo quanto diceva, stava per partorire il secondo figlio e lui aveva intenzione di raggiungerla.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.