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Roma versa nel degrado, ma Gualtieri pensa solo ai diritti Lgbt

L'emergenza rifiuti, la criminalità, il caos trasporti: la Capitale non se la passa bene. Ma il sindaco dem ha una sola priorità: l'orgoglio gay

Roma versa nel degrado, ma Gualtieri pensa solo ai diritti Lgbt

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Roberto Gualtieri è uno dei grandi protagonisti degli ultimi giorni. Il sindaco di Roma ha infatti aperto lo scontro frontale con il governo trascrivendo all’anagrafe della Capitale i certificati di nascita di due bambini nati all’estero da due coppie omogenitoriali, nonostante lo stop imposto da recenti sentenze. Un atto ostile, una battaglia portata avanti per pura convenienza politica. E il primo cittadino non poteva mancare al Gay Pride romano, quest’anno sotto lo slogan QueeResistenza: Gualtieri ha aperto il corteo insieme al presidente del Mario Mieli Mario Colamarino e le madrine Paola e Chiara.

L’ex ministro dell’Economia in prima fila, dunque, rivendicando le sue azioni a sostegno dell’universo gay. Intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti, Gualtieri è tornato sul riconoscimento dei figli nati da coppie omogenitoriali: "Le trascrizioni degli atti all'estero sono legittime e doverose, altrimenti sarebbe una discriminazione. Non si capisce perchè si possa trascrivere un certificato di una coppia eterosessuale e non di una coppia omosessuale".

Insomma, Gualtieri va fino in fondo. Il sindaco piddino sta dedicando tutte le sue forze alla causa Lgbt, è legittimo. Ma c’è un piccolo problema, un dettaglio che a molti non è sfuggito: la condizione disastrosa di Roma. La Capitale deve fare i conti con una lista chilometrica di criticità: dall’immarcescibile emergenza rifiuti alla criminalità, passando per il caos trasporti.

Autoproclamato uomo della provvidenza da una città martoriata dalla gestione Raggi, Gualtieri si è fatto notare solo per i pomposi proclami. Tante promesse, spesso decantate con impareggiabile sicumera, ma pochi fatti. Roma mostra quotidianamente le sue fragilità, la città sembra sempre più abbandonata a sé stessa. La Capitale d’Italia nuda, sommersa dai problemi.

La lotta per il mondo arcobaleno non basta e i cittadini sono sempre più stufi: risulta difficile non pensare alla classica mossa di distrazione di massa. Non basta l’attacco al governo Meloni per conservare la poltrona, anche perché le brutte notizie sono pressoché all’ordine del giorno. Persino l’Ordine dei Medici ha invocato un intervento per contenere l’emergenza rifiuti: con l’arrivo della bella stagione e il caldo si potrebbero creare le condizioni ideali per la proliferazione di agenti patogeni pericolosi per l’uomo. Diverse zone soffrono la mancata regolarità della raccolta della spazzatura, le strade sono invase del pattume.

Per non parlare dell'allarme sicurezza, tra criminalità e degrado. Ma per Gualtieri viene prima l’orgoglio omosessuale…

Roberto Gualtieri

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