Aveva descritto in alcuni suoi racconti un delitto, i cui dettagli erano incredibilmente simili all'uccisione di una giovane prostituta nigeriana. Ma ieri Daniele Piampaschet, scrittore dilettante di 35 anni, è stato assolto dalla Corte d'Assise di Torino per «non aver commesso il fatto». L'imputato, dopo la pronuncia del verdetto, è scoppiato in lacrime. L'accusa aveva chiesto l'ergastolo, adducendo come prova anche i libri dell'imputato, in cui era raccontato un omicidio. La donna, Anthonia Egbuna, era stata prima raggiunta da coltellate e poi buttata nel Po, dove era stata ritrovata nel febbraio 2012. Il cadavere era in evidente stato di decomposizione, perché l'omicidio era avvenuto nel novembre 2012. L'imputato ha sempre negato ogni addebito, sostenendo che la donna era stata uccisa da suoi connazionali perché aveva tentato di uscire dal mondo della prostituzione. Piampaschet, arrestato nell'agosto 2012, potrebbe ora chiedere un risarcimento per i quasi due anni di ingiusta detenzione.
«È stata una battaglia dura e impegnativa - ha commentato il suo legale, l'avvocato Stefano Tizzani - ma siamo riusciti a demolire punto per punto la tesi dell'accusa. E poi è stato dimostrato che il giorno dell'omicidio Daniele e Anthonia non si erano incontrati». «Finalmente è finito un incubo» hanno detto commossi i genitori.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.