Ci ha pensato tre giorni e tre notti, su come replicare alle dichiarazioni che l'avevano pesantemente tirata in mezzo. Perché giovedì scorso, quando Servizio Pubblico ha nuovamente dedicato la sua puntata al caso Berlusconi, Ruby non si è preoccupata tanto delle presunte rivelazioni sui contatti ravvicinati tra il Cavaliere e Noemi Letizia, riferiti alla trasmissione di Santoro dall'ex agente della ragazza di Portici. No, a mandare su tutte le furie Karima el Mahroug è stata la parte di trasmissione in cui l'ex agente, Francesco Chiesa Soprani, ha raccontato che proprio a lui la ragazza marocchina avrebbe avuto incontri hot con Berlusconi, quando - e lui lo sapeva - era ancora minorenne.
Ma Ruby Chiesa Soprani non lo ha mai conosciuto. Mai parlato. Ai tempi in cui il giovanotto bazzicava nella scuderia di Lele Mora, lei era ancora nella sua vita precedente. A rendere più indigesta la «sparata» di Chiesa Soprani il fatto che arrivasse pochi giorni dopo l'apparizione di Ruby sulla scalinata del tribunale di Milano, quando - sfidando la calca e la incredulità dei media - la ragazza aveva ribadito di non avere mai avuto contatti ravvicinati con Berlusconi.
Inevitabile che così giovedì scorso Ruby facesse un salto sulla sedia, ascoltando Chiesa Soprani che riferiva di avere sentito dalla sua viva voce frasi come «Io sto qua perché mi danno i soldi, mi pagano la casa, mi fanno divertire... Scopata più, scopata meno, oramai...». E che Ruby avrebbe respinto una offerta di lavoro da parte di Chiesa Soprani dicendo «Guardi che ho già qui Lele Mora, Emilio Fede e Silvio Berlusconi che si stanno occupando di me, siccome sono minorenne». Chi l'ha incrociata nei giorni dopo l'intervista, racconta una Ruby furibonda, pronta a querelare Chiesa Soprani e Servizio Pubblico. Poi Kharima ha deciso che per le carte bollate c'è sempre tempo, ma per la battaglia pubblica no. Così ha deciso di rispondere a caldo, a costo di andarsi a infilare nella bocca del leone. E ha rilasciato una intervista a Sandro Ruotolo che andrà in onda questa sera. Secondo le anticipazioni fornite ieri dal programma, Ruby smentisce per filo e per segno le dichiarazioni dell'agente, spiegando di non averlo mai incontrato in vita sua. E rispondendo anche ad alcune domande non tenere sulla vera natura dei suoi contatti con l'ex presidente del Consiglio. Non è stata una intervista facile, racconta chi ha potuto assistere al faccia a faccia Ruby-Ruotolo. Ma pare che alla fine la fanciulla se la sia cavata bene.
Alla fine, l'intervista con Servizio Pubblico è stata per Ruby una sorta di allenamento in vista del match pubblico che la attende tra poche settimane: l'interrogatorio nell'aula del processo Ruby 2, quello che vede Nicole Minetti, Lele Mora e Emilio Fede accusati di induzione alla prostituzione.
In questo processo (a differenza di quello principale a carico di Berlusconi) il tribunale ha stabilito quanto era ovvio fin dall'inizio: impensabile capire qualcosa senza sentire la versione di Ruby. Così appena sarà terminata la sfilata dei testimoni, toccherà a lei. «Voglio essere interrogata», aveva proclamato Ruby sulla scalinata. I giudici l'hanno accontentata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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