Roma - La nuova Forza Italia dealfanizzata e d'opposizione ha certamente più appeal per gli altri soggetti della destra italiana. A partire da Fratelli d'Italia, anima di quell'Officina Italia che ieri in un teatro Sistina pieno più che per Brignano ha inscenato qualche idea per «Rifare l'Italia». E ha rimesso un po' in ordine il pantheon della nuova destra: un video che racconta qualche decennio di storia diventa l'occasione per comprendere totem e tabù di un popolo intero. Osanna per Giorgio Almirante, per papa Wojtyla, per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Fischi e pernacchie per Gianfranco Fini. Rifare l'Italia. Probabilmente a fianco di Berlusconi. Purché siano rispettate due condizioni. Anzi tre. «Mai un governo tecnico e mai stare al governo con la sinistra. E poi, primarie per la scelta del leader», dice Ignazio La Russa, ex «colonnello» del Cavaliere e oggi presidente di Fdi. Di sicuro tra i due soggetti originati dalla fine del Pdl, i «fratellini» si sentono molto più vicini alla nuova Forza Italia. Se sarà vero amore dipenderà dall'atteggiamento del partito dei lealisti. «Noi siamo all'opposizione del governo Letta, mentre finora Berlusconi con il Pdl non ha espresso un solo voto contrario in Parlamento. Inoltre, la nostra identità, il nostro progetto di movimento politico, segnano una forte differenza con l'identità e il progetto di Berlusconi. Con tutto il rispetto per Forza Italia, ci può stare un'alleanza ma restando separati: non c'è dubbio che noi interpretiamo l'impegno politico in maniera diversissima». Severo invece il giudizio nei confronti degli alfaniani: «C'è un modo semplice per capire se è davvero un nuovo centrodestra. Per noi, non si deve mai e poi mai appoggiare un governo con la sinistra e con a capo un esponente della sinistra. Loro diano almeno una prova: è necessario mantenere un governo? Bene, ma non per questo devono restare loro al governo: si limitino a garantire un appoggio esterno. Altrimenti, il sospetto che sono lì solo perché ricoprono incarichi di governo sarebbe troppo; e sarebbe troppo difficile dare loro una patente di alternativi al centrosinistra».
Di terza via tra Fi e Ncd parla invece Giorgia Meloni, capogruppo di Fdi: «In un tempo in cui tutti sembrano voler rifare qualcosa di passato, a noi piacerebbe costruire qualcosa di nuovo. Proponiamo una terza via tra la Forza Italia di Silvio Berlusconi e il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano». Cauto Guido Crosetto: «Quello che semanticamente si autodefinisce Nuovo centrodestra ha scelto in realtà il centrosinistra, mentre il ritorno a Forza Italia con Berlusconi alla guida come comandante unico, non è sicuramente una prospettiva valida per il futuro». Lavori in corso a destra. Anche nella rinata Alleanza Nazionale si guarda con interesse ai nuovi equilibri generati dalla fine con divorzio del Pdl.
«Visti gli scenari che si prefigurano- dice la portavoce Adriana Poli Bortone - con tre partiti di centro come Forza Italia, Ncd di Alfano e Fratelli d'Italia di Meloni, si apre per il Movimento per Alleanza Nazionale una vera e propria prateria a destra». Una prateria? Sembra di stare sul metrò all'ora di punta...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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