Una decisione "vergognosa" quella presa dal tribunale di Milano che ha negato a Silvio Berlusconi di andare a Dublino per il congresso Ppe. A dirlo è la deputata di Forza Italia Daniela Santanchè: "Dovrebbero spiegarci quali motivazioni inducono a negare il permesso al leader del maggiore partito di centrodestra a recarsi a Dublino con le elezioni europee alle porte", ha detto, "La mia è molto chiara: che certi magistrati continuano a fare politica, calpestando l’ordinamento. Dobbiamo reagire, anche per salvaguardare la tripartizione dei poteri, prevista dalla nostra Costituzione".
Malumori in tutto il partito: "Il no dei giudici di Milano alla partecipazione di Berlusconi al congresso del Ppe a Dublino si atteggia come una violazione costituzionale del diritto di rappresentanza di milioni di italiani", ha replicato Gianfranco Rotondi, che chiede un'azione più incisiva, "È tempo che Forza Italia invece di sfornare comunicati produca una appropriata iniziativa legale".
Parla invece di "atto sabotatorio" l'europalamentare Lara Comi: "Ancora una volta, il presidente Berlusconi è arginato nella sua libertà, personale e politica, da
quella che in Italia è da alcuni concepita come giustizia. Non smetteremo mai di denunciare queste ingiustizie, finchè non gli sarà posta fine e non saranno ristabilite nel nostro Paese la giustizia e la libertà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.