Il pubblico delle grandi occasioni a piazzale Clodio per la quarta udienza del processo contro Roberto Saviano, alla sbarra per aver diffamato il primo ministro Giorgia Meloni. Appuntamento in aula che si è trasformato nella più classica delle sfilate del mondo radical chic: tanti volti noti del mondo della tv e dei giornali in prima linea per testimoniare vicinanza e solidarietà all’autore di “Gomorra”. Dall’immancabile Michela Murgia passando per Vittorio Di Trapani e Teresa Ciabatti. Spettacolo, cultura e società civile: la grande coalizione anti-meloniana che sin qui ha avuto pochi motivi per gioire. Ma non è tutto: tra i vari volti, spunta anche quello di Paola Belloni, compagna di Elly Schlein.
Dopo aver firmato una filippica gonfia e affettata per la mancanza di privacy sulla storia d’amore con la fidanzata, oggi segreteria del Partito Democratico, Paola Belloni ha deciso di presentarsi a Roma al fianco di Saviano. Telecamere e macchine fotografiche in questa occasione evidentemente non hanno dato fastidio, considerando i sorrisi sfoggiati in favor di obiettivo. Si tratta della prima uscita pubblica per la compagna della politica nata a Lugano, forse destinata a recitare un ruolo da protagonista nei salotti televisivi nel prossimo futuro. Chissà, il fascino delle telecamere potrebbe lasciare il segno.
Come ormai noto, Saviano si trova a processo per una vicenda risalente al dicembre del 2020. Ospite della trasmissione “Piazzapulita”, lo scrittore partenopeo utilizzò l’appellativo “bastardi” nei confronti di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini, rei di portare avanti campagne anti-immigrazione. Insulti giunti nel corso del dibattito sulla morte di un bambino di sei mesi, dovuta al rovesciamento dell’imbarcazione sulla quale viaggiava insieme alla madre: Saviano si scagliò duramente contro i leader del centrodestra per il loro contrasto alle Ong. Salvini non ha presentato querela, mentre l’attuale premier sì. Nella quarta udienza del processo verranno ascoltati due testi, come riportato da Repubblica: Riccardo Noury di Amnesty Italia e anche Corrado Formigli.
Saviano ha tenuto sempre la stessa linea, ribadendo in una delle ultime occasioni: “Io da scrittore rispondo delle mie parole.
Si sente un peso importante, che in quest’aula c’è da una parte lo scrittore e dall’altra il primo ministro. In quale altro processo chi presenta querela e si dichiara parte civile poi non viene sentito come testimone? Lo trovo singolare e sento una pressione enorme”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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