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Scajola, dall'inchiesta rispunta il delitto Biagi

Riaperte le indagini sulla scorta revocata alla fine del 2001

Scajola, dall'inchiesta rispunta il delitto Biagi

Si riaprono le indagini sulla mancata protezione a Marco Biagi. A dodici anni dall’omicidio del giuslavorista bolognese, freddato dalle Brigate rosse sotto casa in via Valdonica, la procura del capoluogo emiliano ha riaperto un fascicolo sui fatti che portarono alla revoca della scorta del professore alla fine del 2001.

A chiedere la riapertura delle indagini, per il momento conoscitive e dunque senza indagati né ipotesi di reato, il pm Antonello Gustapane, lo stesso magistrato che nel 2003 chiese l’archiviazione dall'accusa di cooperazione colposa in omicidio per l’allora direttore dell’Ucigos Carlo De Stefano, il suo vice Stefano Berrettoni, il questore Romano Argenio e il prefetto Sergio Iovino. A far scattare nuove indagini sono stati alcuni documenti sequestrati dalla procura di Roma in tutt'altra indagine e recentemente trasmessi a Bologna.

Carte che sarebbero state in possesso di Luciano Zocchi, ex segretario di Claudio Scajola, l'ex ministro dell’Interno arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena.

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