La neo segretaria dem, Elly Schlein, ha intenzione di far danni sulla pelle degli italiani anche per quanto riguarda le loro case di proprietà. Durante la trasmissione di La7 "L'aria che tira", il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, ha reso noto cosa contiene la mozione "Parte da noi" con cui la Schlein ha vinto le primarie: a pagina 12 di questo testo, infatti, c'è un passaggio che fa accapponare la pelle.
L'esproprio delle case
In un capitolo dedicato chiamato "Diritto alla casa" si legge che "Servono politiche innovative e coraggiose di intermediazione pubblica per recuperare al mercato degli affitti medi e lunghi una parte del patrimonio privato sfitto, per aumentare la disponibilità di alloggi a canone calmierato e rispondere alla domanda di quella fascia intermedia che non ha i requisiti per acceder alle case popolari, ma non riesce a vivere agli alti prezzi del libero mercato". Si salvi chi può: di fatto, con queste poche righe, la Schlein ha proposto l'esproprio delle case non affittate di proprietà privata, una follia che non ha bisogno di giri di parole.
La risposta di Mulè
La "carta di identità" della segretaria del Pd, ossia quello che ha proposto per farsi eleggere, è terrificante come ha sottolineato il deputato Mulé durante la trasmissione. "Come si chiama questo?", chiede ironicamente alla conduttrice commentando il passaggio sulle case. "Io lo chiamo esproprio", sottolinea Mulè, aggiungendo che si tratta di una "requisizione della proprietà privata". Il messaggio è chiaro e non ha bisogno di interpretazioni particolari: la Schlein vorrebbe "recuperare" in questo modo una parte del patrimonio privato sfitto. Il tema avrebbe senz'altro richiesto un approfondimento che la moderatrice, Myrta Merlino, non ha ritenuto opportuno operare andando avanti su altri temi.
Introducendo il proprio intervento per far luce sull'assurda proposta che riguarda le case di proprietà, Mulè ha spiegato in trasmissione che vorrebbe giudicare la neo segretaria "sulla base delle sue politiche. Allora, basta leggere la mozione che l'ha portata alla guida della segreteria del Pd, per avere chiaro qual è il programma. Tutto parte dalla, cito tra virgolette, riscoperta di una parola fondamentale: redistribuzione". Il parlamentare ha sottolineato che tutto il programma non prende in esame sviluppo e crescita ma si basa "unicamente su una gragnuola di tasse. Da quella sulle donazioni, a quella sulle successioni passando per carbon tax, plastica tax e via tassando per arrivare a pagina 12 della mozione Schlein, dove c'è un vero e proprio progetto di esproprio proletario".
Se il buongiorno si vede dal mattino, come in questo caso, non servono parole per essere
atterriti dalla proposta della Schelin. "Rispetto alle nuove politiche di un partito un tempo riformatore e oggi prigioniero del peggior conservatorismo legato a un programma fatto solo di tasse", ha concluso Mulé.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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