Crosetto gela gli sciacalli: "Io non mollo". Dimesso dall'ospedale

Il ministro della Difesa smonta le voci di possibili dimissioni per motivi di salute: "È sciacallaggio politico, finché ci sarà questo governo ci sarò anche io". Le dimissioni dall'ospedale

Crosetto gela gli sciacalli: "Io non mollo". Dimesso dall'ospedale
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto, dopo il ricovero di martedì sera, avvenuto a seguito di un malessere avvertito durante il Consiglio supremo di Difesa, sta meglio e oggi è stato dimesso dall'ospedale San Carlo di Nancy. Il miglioramento delle sue condizioni di salute va di pari passo con il solito atteggiamento combattivo che contraddistingue il braccio destro storico di Giorgia Meloni. L’ultima intervista rilasciata al Foglio è una controprova perfetta: dopo il malore che l’ha colpito nei giorni scorsi, il tono delle risposte del ministro non cambia di una virgola rispetto al recente passato.

Dalla descrizione precisa della malattia allo “sciacallaggio politico” subito. Dai messaggi calorosi riceviti sia dai compagni di partito sia dai banchi dell’opposizione, alle cattiverie inventate sul suo conto, il ministro Crosetto replica alle domande senza tanti giri di parole. A partire ovviamente dal malore che l’ha improvvisamente colpito: “Passata la crisi di dolore – racconta il ministro – che nelle pericarditi può essere anche molto forte, non ci sono altri problemi se non un’infezione da curare e una profilassi un po' lunghetta per evitare altre ricadute”. All’ospedale San Carlo di Nancy Crosetto è dovuto passare prima per la terapia intensiva, poi semi intensiva. Ieri, una volta tornato a casa, è riuscito a partecipare in streaming a un’iniziativa di FdI in Piemonte.

Intanto i medici, spiega Crosetto, “ora sono tranquilli, ma mi hanno avvisato che dovrò convivere per un bel po' di tempo con questo problema per poterlo arginare”. Nessun problema. Come, allo stesso modo, non sembra preoccupato degli attacchi che gli sono arrivati dai Palazzi della politica nostrana. C’è chi addirittura sostiene che dovrebbe dimettersi a breve per motivi di salute. “Davvero dicono cosi – replica aspramente Crosetto – E in quali Palazzi: quelli dei 5stelle o dei nemici dell’Italia?”. E aggiunge:“Immagino che sarebbero contenti e infatti ho visto che sono riusciti perfino nel peggior atto di sciacallaggio politico che abbia mai visto in vita mia”. Di cosa parla il ministro è presto detto: “Nelle opposizioni – dice – c’è chi ha attaccato il governo perché non sono andato a rispondere a un’interrogazione. Il tutto mercoledì, mentre ero ricoverato in unità coronarica”.

Niente da fare. Nonostante le “cattiverie inventate” che arrivano anche da dentro il suo stesso partito, il ministro Crosetto non ha intenzione di fare ulteriori passi indietro.“Li tranquillizzi – scherza il Titolare del ministero della Difesa – finché ci sarà questo governo, ci sarò anche io”. Per fortuna, dopo le note dolenti, Crosetto riconosco l’ondata affetto bipartisan ricevuto negli ultimi giorni. Sia dal presidente del Consiglio che, rivela Crosetto, “era molto triste per me e mi ha detto: ‘torna appena puoi, ci manchi’”.

Sia dalla segreteria del Pd, Elly Schlein:“Chi si è dimostrata una persona di cuore e per bene è Elly Schlein”. Oltre, ovviamente, alle “massime istituzioni: dal presidente Sergio Mattarella a Ignazio La Russa e tanti altri”.

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