(v.f.) Gianfranco Fini è alle prese con una nuova polemica. Il motivo è noto. Egli ha cinque o sei uomini (delle Forze dell'Ordine) che lo scortano. Chi li paga? Lo Stato. Gli uomini - anche i poliziotti - mangiano, bevono, dormono e sono retribuiti. Costano. E (...)
(...) allora, che fare in tempo di crisi e di bolletta? La cosa più facile sarebbe abolire la tutela. Ogni personalità, o presunta tale, a rischio o non a rischio attentati essa sia, si arrangi per conto proprio. Se qualche matto le spacca la faccia, pace amen. Affari suoi.
Se questa è una soluzione intelligente, la si adotti. Ma la si adotti per chiunque: per il presidente della Camera, per quello del Senato, quello della Repubblica, quello del Consiglio; per i ministri, per tutti: me, Alessandro Sallusti, Maurizio Belpietro compresi. Giova precisare che la scorta non è uno status symbol, ma una misura di prevenzione. E non sei tu a pretendere ti sia garantita: provvede l'autorità ad assegnarla nel caso ravvisi un pericolo. Siamo sempre lì: c'è una legge che regola queste faccende. La legge non è più adeguata? Si cambi. Ma finché è in vigore, e le guardie ti seguono, non puoi essere accusato perché ti stanno appresso da mane a sera. Non è mica una colpa. Per qualcuno magari è una seccatura; non è mai un abuso. Comunque, per tornare a Fini, spesso lo abbiamo punzecchiato per le scelte politiche e non solo. Spessissimo lo abbiamo criticato per i comportamenti. Ma stavolta ci preme dire che non è lui a commettere un errore. Il presidente di Montecitorio - giusto o sbagliato che sia - stando ai sacri testi, va scortato sempre, anche in vacanza. Poiché gli agenti hanno diritto a un piatto di spaghetti e a un letto (collocato preferibilmente in una stanza) è naturale che le relative spese siano a carico dello Stato e non del tutelato. Ripeto. Si considera superfluo, o troppo oneroso, un servizio così? Eliminiamolo non perché a fruirne c'è anche Fini. Eliminiamolo, eventualmente, per tutti, senza discriminazioni in positivo.
Occhio, però.
segue a pagina 7
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.