
Via libera alla stretta del governo sul voto in condotta: con il 6 sarà necessario sostenere l'esame di cittadinanza per potersi guadagnare l'accesso alla classe successiva. Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato i regolamenti che danno il via alla riforma sul voto in condotta per gli studenti e le studentesse della scuola secondaria, vale a dire medie e superiori.
Soddisfatto il ministro Giuseppe Valditara. “È un segnale forte e chiaro” il commento del titolare dell’Istruzione: “Nella scuola italiana il rispetto per la persona e per le istituzioni è imprescindibile". Le nuove misure saranno operative già a partire dal prossimo anno scolastico – ossia da settembre – l’obiettivo è quello di restituire centralità al voto di condotta, che torna in questo modo ad assumere un valore formativo e non solamente disciplinare: un indicatore del rispetto delle regole e delle persone e dell'impegno verso la comunità scolastica.
Il comportamento degli studenti verrà esaminato durante l’intero anno scolastico. Riflettori accesi su episodi di violenza o aggressione ai danni del personale scolastico e degli altri studenti. Per accedere alle classi successive, sarà necessario almeno il 7 in condotta. Chi avrà 6, invece, sarà chiamato a scrivere un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva, collegato ai motivi che hanno determinato il voto ottenuto.
Ma non è tutto. Il governo ha messo mano anche alla funzione delle sanzioni a carico degli studenti: la sospensione dalle lezioni verrà sostituita da attività di approfondimento sulle conseguenze dei propri comportamenti o lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso enti o associazioni individuati dalle scuole. L’obiettivo del ministero è cristallino: “Non più strumenti unicamente punitivi ma, al contrario, una occasione di crescita educativa”.
Ricordiamo che la legge sulla riforma della condotta aveva già previsto la bocciatura automatica con il 5. Un’altra novità riguarda i crediti: chi ha un voto inferiore al 9 in comportamento non potrà ambire al massimo dei crediti scolastici, dettaglio che va a impattare sul voto finale alla maturità.