La scuola multa chi va a sciare con i genitori

La scuola multa chi va a sciare con i genitori

Le agenzie di viaggio offrono soccorso ai genitori britannici vessati dalle multe scolastiche. Sembra uno slogan pubblicitario, invece è la realtà. In Gran Bretagna i parenti che vogliono portare in vacanza i propri figli al di fuori dei periodi di vacanza canonici possono venir multati dalle autorità scolastiche a meno che non esistano speciali autorizzazioni da parte del preside dell'istituto. In passato le regole non erano così severe e i presidi avevano l'autorità di concedere agli alunni di assentarsi da scuola per dieci giorni l'anno «in circostanze speciali». Da qualche anno però, questo potere è stato revocato e le famiglie sono state avvertite che qualunque infrazione alla regola sarebbe stata trattata con estrema severità. Le sanzioni arrivano fino a 60 sterline, in casi rarissimi il «reato» può finire sulla fedina penale. In aiuto degli stressatissimi genitori, è intervenuta una compagnia di viaggio che sulla sua pagina Facebook, si offre di ripagare ogni eventuale multa ricevuta, per aver osato prenotare una settimana bianca al di fuori dei periodi istituzionali di vacanza. MontainBase è una compagnia con base a Bedford e conosce bene i problemi finanziari a cui le famiglie inglesi vanno incontro per andare a sciare tutti nello stessa settimana di febbraio. Prezzi duplicati rispetto agli altri periodi, alberghi pieni, piste intasate. Così non ha ritenuto riprovevole l'offerta fatta ai genitori ribelli. «Rimborsare le multe - ha spiegato il proprietario della MountainBase, Lee Quince - equivale ad offrire lo skypass gratuito per i bambini».
Ovviamente a cambiare è l'aspetto etico della questione. É giusto incoraggiare i parenti degli alunni a disattendere le regole imposte dalle autorità scolastiche e governative? Sulla vicenda il dibattito è sempre stato molto ampio, tanto che nel febbraio scorso se ne era discusso perfino in Parlamento dopo che fu presentata una petizione sottoscritta da 170 mila richiedenti che riportava l'attenzione sull'eccessiva severità introdotta dal ministro Gove sulla questione delle vacanze extra-scolastiche. Per le famiglie inglesi permettersi una vacanza nei periodi canonici è divenuto un enorme problema di costi. Tutte le compagnie aeree aumentano i prezzi dei biglietti anche del cento per cento. Basta consultare il calendario e partire il giorno prima del break scolastico per pagare molto meno. Anche un giorno di assenza però è diventato un problema. Le scuse «del venerdi» ormai non si contano più. Chiedete a qualche italiano espatriato che da un giorno all'altro si è trovato a dover discutere con il preside della scuola di suo figlio se poteva o non poteva portare via il bambino qualche giorno prima della chiusura. Vi sciorineranno la lunghissima lista di scuse che hanno dovuto inventarsi anno dopo anno. Matrimoni insolitamente celebrati durante la settimana, funerali di parenti mai esistiti, impegni di lavoro da cui i genitori non possono prescindere, visite specialistiche improvvise. Senza contare la classica epidemia di influenza che colpisce i bambini dal giorno prima dell'inizio delle vacanze al giorno dopo della riapertura delle scuole. Le multe comunque, alla fine, non sembrano essere servite a granchè. Il 70% dei genitori è stato multato per aver portato via i figli nel periodo scolastico, da quando il governo ha irrigidito i regolamenti.

La Bbc ha rivelato che nel trimestre autunnale del 2013, 34 distretti scolastici hanno emesso 5300 multe, un vero record. A Liverpool, i genitori piu' discoli, ne sono stati multati 250 contro i 97 dell'anno prima. Che sia arrivato il momento di allentare la presa?

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