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Se la nostra patria diventa il nemico

Cos'è diventata per certa sinistra la Patria? Un ingombro? Un fastidio? Una colpa? Qualcosa di cui vergognarsi?

Se la nostra patria diventa il nemico
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Gentile Direttore Feltri, l'articolo 52 della nostra Costituzione stabilisce che la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. I cittadini comuni pertanto, non solo gli appartenenti alle Forze armate, hanno il dovere - sacro o laico non ha importanza - di difendere la Patria. A dispetto di ciò, le opposizioni non perdono occasione di denigrare il Paese rivolgendosi a tutte le Istituzioni sovranazionali per ottenerne la condanna. Lo stesso trattamento è rivolto anche nei confronti di singoli rappresentanti delle Istituzioni o del Governo nel suo complesso. Lei ritiene consono allo spirito della Costituzione questo atteggiamento pregiudizialmente negativo?
Cordialmente.

Giuseppe Frisone

Caro Giuseppe,
hai perfettamente ragione. L'articolo 52 della Costituzione è di una chiarezza adamantina: la difesa della Patria è un dovere sacro del cittadino. Non è un'opinione. Non è una facoltà. È un obbligo morale e civile scolpito nella nostra legge fondamentale.

Eppure, a sinistra, questo principio viene sistematicamente calpestato, ignorato, anzi, diciamolo pure, viene aggredito. Siamo al paradosso: oggi chi difende l'Italia viene processato. Letteralmente. E chi la accusa, la umilia, la tradisce, di contro, viene applaudito.

Abbiamo visto forze politiche portare lo Stato italiano sul banco degli imputati davanti a tribunali internazionali, accusandolo non di crimini, ma di aver osato proteggere i propri confini. Di aver difeso le sue coste. Di aver detto «no» all'immigrazione clandestina di massa. In pratica: la colpa è voler sopravvivere.

Mi domando: cos'è diventata per certa sinistra la Patria? Un ingombro? Un fastidio? Una colpa? Qualcosa di cui vergognarsi? Sì, perché ogni volta che un governo, soprattutto se non è di sinistra, tenta di applicare le leggi sull'immigrazione, sulla sicurezza, sulla tutela dell'ordine pubblico, ecco che partono le denunce all'Europa, agli organismi internazionali, alle agenzie dell'Onu, alle procure di mezzo mondo.

Trattasi di una forma subdola e vigliacca di lotta politica, che si consuma non nel dibattito parlamentare ma nelle aule dei tribunali internazionali. Invece di fare opposizione con le idee, la si fa con gli avvocati. E così la patria, che dovrebbe essere un riferimento condiviso, diventa il nemico da abbattere. Ma si badi bene: solo se governata dal centrodestra. Quando governa la sinistra, tutto tace, anche se i morti in mare si moltiplicano.

E allora sa qual è la verità? La verità è che la sinistra non ama la Patria. Ama solo se stessa. Ama il potere, non il popolo. Ama il consenso internazionale, non la sovranità nazionale.

E ama raccontarsi una favola: quella di essere sempre dalla parte giusta della storia, anche quando sta apertamente remando contro il proprio Paese.

Altro che spirito della Costituzione. Questo è tradimento della Nazione, sotto la copertura delle buone intenzioni. Ma io non ci casco, caro Giuseppe. E neppure tu. E, mi auguro, nemmeno gli italiani.

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