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Senato, nasce fronte bipartisan pro-nucleare

Nasce in Senato l'intergruppo per l'energia nucleare. Centrodestra e renziani uniti per una reale diversificazione delle fonti energetiche

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"Abbiamo l'opportunità di riparlare di nucleare senza l'ideologia del sì o del no. Questo è quello che vorrebbe fare questo intergruppo parlamentare". La senatrice renziana Silvia Fregolent presenta così il fronte bipartisan per il nucleare pulito nato oggi in Senato. “L'obiettivo è arrivare a una risoluzione prima della legge di Bilancio, per fornire al governo e ai ministri tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione", spiega la senatrice di Italia Viva che aveva accanto a sé i deputati Marco Osnato (Fdi) e Roberto Bagnasco (Fi) e il senatore Sandro Sisler (Fdi).

Secondo Silvia Fregolent è necessario arrivare già al 2024 con le idee ben chiare sul nucleare pulito perché la fusione potrebbe arrivare già nel 2025. "Visto che nel 2050 dobbiamo tendere alla produzione di energia carbon-free, il nucleare è una delle energie pulite", ha aggiunto la senatrice renziana, convinta che nuove tragedie come Fukushima e Chernobyl non siano possibili. "Il nuovo nucleare non ha nulla a che vedere con il vecchio, sono reattori molto più piccoli, sulla sicurezza sono stati fatti già dei lavori importanti dato che già oggi alcune tecnologie innovative sul nucleare esistono nei sottomarini nucleari di mezzo mondo", ha spiegato la Fregolent che ha ricordato come l’Italia continui quotidianamente a importare energia nucleare dalla Francia e, pertanto, continui a correre dei rischi che, finora, non si sono mai avuti.

Il meloniano Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera, parlando a margine dell’evento con ilGiornale.it, ha spiegato: "Se da un lato è vero che nulla è facile, dall’altro lato è anche vero che la sensibilità degli italiani è cambiata rispetto a trent’anni fa perché hanno capito che l’autonomia energetica è importante". A riprova di questo, secondo un recente sondaggio, citato durante la conferenza stampa, il 44% degli italiani è favorevole al nucleare (e la maggior parte sono giovani under 24), mentre il 39% è contrario.

Certo, in un Paese dove costruire un termovalorizzatore innesca molte divisioni nell'opinione pubblica, pensare di riuscire a realizzare una centrale nucleare di ultima generazione diventa una vera impresa.

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