Da Serracchiani a De Luca: i "best moment" di Giorgia Meloni in due anni di Governo

Il presidente del Consiglio in due anni e mezzo di governo ha spesso replicato con ironia tagliente alle opposizioni senza mai scomporsi

Da Serracchiani a De Luca: i "best moment" di Giorgia Meloni in due anni di Governo
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Giorgia Meloni è da due anni e mezzo al governo e da quando si è insediata a Palazzo Chigi ha spesso fatto parlare di sé per la schiettezza con la quale risponde alle opposizioni nel momento in cui le vengono portati attacchi diretti. Con eleganza ha sempre saputo replicare in modo onesto e talvolta tagliente ad accuse spesso ridicole, come quando pochi giorni dopo l'insediamento, nella sua replica alla Camera, seguita all'intervento programmatico il 25 ottobre 2022, ha dato una lezione all'onorevole Debora Serracchiani. Ma sono tanti gli episodi come questo, i "best moment" di Giorgia Meloni come presidente del Consiglio.

"Vuole le donne un passo indietro agli uomini e dedite solo alla famiglia e ai figli", disse l'onorevole del Partito democratico rivolgendosi a Meloni, appena diventata primo premier donna della Repubblica italiana. Una contraddizione evidente con le parole di Serracchiani, che infatti Meloni espose nel modo migliore: "Mi guardi, onorevole Serracchiani, le sembra che io stia un passo dietro agli uomini?". Un anno fa, a maggio 2024, invece, il premier Meloni decise di replicare a Vincenzo De Luca, governatore della Campania, che qualche mese prima la chiamò "stronza". Alla prima occasione utile in cui i due ebbero modo di incontrarsi, il presidente del Consiglio non si tirò indietro: "Presidente De Luca, quella stronza della Meloni. Come sta?". E mise a tacere Giuseppe Conte dicendogli che "il giorno che mi faccio spiegare quello che ho detto da un esponente dei 5 Stelle mi dimetto". Durante un intervento alla Camera, a fronte dell'ennesimo rumoreggiare delle opposizioni, Meloni ha replicato: "Vi vedo nervosi, è un anno di governo, ne farò altri quattro e alla fine chiediamo agli italiani cosa ne pensano. La democrazia funziona così".

Il presidente del Consiglio ha usato il sarcasmo anche quando in Aula a dicembre ha difeso il patto Italia-Albania sui migranti, sottolineando che "se nessun Paese è sicuro sicuramente non lo è nel Nord Africa, allora non possiamo rimpatriare nessuno: magari non facciamo il Ponte sullo Stretto e possiamo farlo tra la Sicilia e il Nord Africa per fare arrivare tutti, ma lo farete voi quando tornerete al governo perché io voglio continuare a fermare l’immigrazione di massa".

È rimasta impassibile e ha quasi biasimato i contestatori che, quando è stata invitata a parlare alla Cgil, pensavano di innervosirla cantandole in faccia "Bella Ciao" ma lei ha risposto ringraziando "anche chi mi contesta, in alcuni casi anche con slogan che ho letto dalle agenzie, efficaci: 'Pensati sgradita'. Non sapevo che Chiara Ferragni fosse una metalmeccanica". Ed è forse questo modo di fare tranquillo ma sempre pungente che spesso rende nervose le opposizioni.

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