Per sfuggire ai carabinieri uccidono un automobilista

MilanoHanno avuto naso fino i due militari che ieri pomeriggio si sono insospettiti per quei tre brutti ceffi all'interno di una Audi A/4 e per questo hanno deciso di intimare l'alt. I terzetto aveva effettivamente qualcosa da nascondere, perché la vettura ha subito accelerato nel tentativo di sottrarsi agli accertamenti. Una folle corsa per le vie della città, l'ingresso in tangenziale a tavoletta, l'Audi perde il controllo, vola oltre il guard rail e piomba su un Suv. Un impatto micidiale per il conducente del fuori strada, morto sul colpo. Mentre i tre balordi balzano fuori dall'abitacolo riuscendo a esclissarsi. Mobilitati tutti gli uomini disponibili e un elicottero, inizia una gigantesca caccia all'uomo, rimasta però fino a tarda ora senza esito.
Sono da poco passate le 17 in fondo a via Ripamonti, un lungo stradone che dal centro della città, si snoda fin quasi l'estrema periferia sud di Milano. Due militari a bordo di una gazzella incrociano l'Audi, dentro tre soggetti dalle facce patibolari. Decidono di procedere ai controlli di routine. Un'intuizione quanto mai precisa. Appena vista la paletta, il conducente preme sull'acceleratore e cerca di scappare. Parte l'inseguimento, il capo pattuglia via radio comunica con la centrale, chiede l'intervento di altri equipaggi. In breve le gazzelle diventano quattro. Qualche centinaio di metri ancora poi l'ingresso in Tangenziale Sud poi il passaggio alla Ovest, direzione autostrada per Bologna. Pochi chilometri ancora poi all'altezza di San Donato, l'alta velocità, si calcola almeno 170 chilometri allora, fa perdere il controllo della vettura, che sbanda, si impenna, balza oltre il guard rail per atterrare sulla corsia opposta. Proprio mentre sta sopraggiungendo un fuori strada condotto da un piemontese di 48 anni che sta rientrando a casa. Centrato in pieno, il Suv diventa un ammasso di lamiere, il conducente muore sul colpo.
Incredibilmente però i tre fuggitivi sembrano non essersi invece fatto nulla. Escono dall'abitacolo della loro vettura ormai inservibile, scavalcano le protezioni e si buttano sui campi. Hanno qualche metro di vantaggio sui militari che devono attraversare le due corsie, con gravi rischio per loro e per gli automobilisti e nel contempo prestare soccorso al ferito. Intervengono equipaggi della polizia stradale, i mezzi del 118, che non possono che constare il decesso del conducente, e dei vigili del fuoco per estrarne il corpo dalla lamiere. Per questo la tangenziale rimarrà poi bloccata fino a tarda ora. Nel frattempo parte in grande stile la caccia all'uomo. Vengono mobilitati tutti i comandi della zona, stazioni, compagnie, battaglione mobile. Decine di uomini iniziano a battere la campagna allargandosi in cerchi sempre più larghi per trovare una traccia, una macchia di sangue, un vestito strappato. Partecipa alle ricerche anche un elicottero della Polizia di stato, il primo a poter decollare. Ma fino a tarda ora nessuna notizia dei tre.

Per questo i carabinieri hanno anche allertato gli ospedali della zona, nell'ipotesi che uno dei tre sia rimasto ferito. Poco si è invece ricavato dal proprietario dell'Audi A/4, il solito prestanome senza arte ne parte, con centinaia di veicoli intestati e che difficilmente potrà sapere in che mani è poi finita la «sua» auto.

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