La Sicilia è rimasta senza soldi Niente stipendi ai 90 deputati

La Sicilia è rimasta senza soldi Niente stipendi ai 90 deputati

Non c'è rischio default. Ma in 66 anni di autonomia della Regione siciliana non era mai accaduto che non ci fossero i soldi per pagare gli stipendi ai 90 deputati e ai 293 dipendenti che lavorano a stretto giro di gomito. E invece, ormai alla vigilia delle dimissioni, il governatore Raffaele Lombardo deve risolvere anche questa grana, che non è da poco. Le casse della Regione, per ora, sono assolutamente a secco. E dunque è impossibile dare in tempo ai 90 onorevoli i loro 13mila euro netti al mese, così come non si potranno versare gli assegni ai dipendenti, alcuni dei quali percepiscono cifre che sfiorano i 10mila euro. Il ritardo, si dice, sarà di circa 10 giorni. Ma l'unica certezza è che ora non ci sono soldi. E chissà mai se e quando arriveranno. I deputati non l'hanno presa affatto bene.

Il loro «capo», il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Francesco Cascio (Pdl), se la prende con l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, e lo accusa di trattare gli onorevoli alla stregua di «normali fornitori». Intanto il Parlamento siciliano si riunisce a oltranza, per varare norme di spending review in salsa siciliana. In attesa del «tutti a casa» che scatterà con le dimissioni del governatore, il 31 luglio.

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