Per la sinistra tutta il tentativo di disciplinare la proliferazione di moschee abusive è un attentato alla Costituzione.
L’Islam sarà la religione maggioritaria in Europa entro il 2050 (lo certificano alcuni report prospettici, tra cui uno presentato da Fdi e Fare Futuro nella scorsa legislatura) e la larga parte dei richiedenti asilo che arrivano sulle nostre coste professano la religione musulmana ma - per Pd, Iv-Azione, 5S e AVS, le norme sui luoghi di culto devono restare così come sono. La miccia che ha acceso la polemica è una proposta di legge del capogruppo meloniano alla Camera Tommaso Foti. Il testo interviene su quelle associazioni che «hanno come funzione esclusiva o prevalente quella di gestire luoghi di culto per le comunità islamiche in immobili privi dei requisiti urbanistici, strutturali e di sicurezza, necessari per tale destinazione d’uso». La traduzione pratica può essere semplice: in futuro, basta moschee abusive nei garage, nei seminterrati, nei capannoni, nei magazzini e così via. E questo anche in relazione alla sempreverde necessità di tutelare pure alcuni aspetti legati alla «sicurezza», come spiegato da Fabrizio Rossi, Fdi, membro della commissione Ambiente, preposta al dibattito.
Tra i più attivi nella minoranza, il deputato e portavoce dei Verdi Angelo Bonelli. Ma tutto l’ex «campo largo» in realtà si è schierato contro Fdi. «La destra al governo - ha fatto presente il leader ambientalista con una nota - ha queste priorità: il decreto rave, il decreto contro i permessi umanitari, ora contro i luoghi di culto.
Una vergognosa espressione di questa destra illiberale. Ho scritto al presidente della Camera, Lorenzo Fontana per chiedergli di fermare questa follia». Poi il je accuse: si tratta di «una destra illiberale e discriminatoria che oggi con la proposta di legge a prima firma Foti di Fratelli d'Italia attacca le confessioni religiose non riconosciute». Non c’è da stupirsi. Gli ecologisti, un po’ come Jean Luc Melenchon in Francia, puntano al voto delle comunità religiose islamiche (ma in Italia vige ancora lo sbarramento dovuto alle leggi sulla cittadinanza). A Bonelli ha risposto Fabrizio Rossi, deputato di Fdi, rimarcando come Bonelli «ignori» che i luoghi di culto necessitino di classificazione urbanistica. Dopo aver sottolineato come la legge non possa in caso essere retroattiva, Rossi ha incalzato il portavoce dei Verdi: «Bonelli all’evidenza ignora, o fa finta di non sapere, che i luoghi di culto - non di studio dello stesso o di svago annessi a quelli di culto - per potere essere realizzati necessitano di idonea classificazione urbanistica dettata dalla legge. E proprio per evitare la furbizia di aggirare la normativa vigente, si inserisce la proposta di legge a firma Foti soggetta, come tutte le proposte in fase di esame, a modifiche». Ci sarà spazio per il dialogo, e il fuoco di fila fatto partire appare pretestuoso. Comunque sia, anche l’imam di Firenze Izzeddin Elzir ha reso nota la sua contrarietà alla proposta di Fdi. «Chi ha proposto una legge simile ha bisogno di lezioni di Costituzione.
Ora, come deciso dalla maggioranza e dal presidente della commissione Ambiente Rotelli (Fdi), sarà il tempo delle audizioni. Ma la ratio della legge è chiara.
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