
Professor Luca Ricolfi, come è possibile che Trump abbia mietuto consensi anche tra ceti popolari e minoranze che sembravano un patrimonio dei Democratici?
«In realtà il grande scambio di elettorati fra destra e sinistra quello che io chiamo il grande swap risale a qualche decennio fa, come ha lucidamente ricordato in questi giorni Fausto Bertinotti. E questo vale in quasi tutte le società avanzate. È la sinistra ufficiale che continua a credere che i ceti popolari le appartengano di diritto, ma è solo una fiaba autorassicurante, che non ha alcun riscontro nella realtà. Quanto alle ragioni per cui i ceti deboli votano a destra, non ve n'è una sola».
E quali sono?
«Ne ricorderò solo alcune. Primo, la sinistra ha creduto ciecamente nella globalizzazione, la destra no, e sappiamo tutti che la globalizzazione ha inferto un colpo durissimo ai ceti popolari. Secondo, la sinistra si occupa più di diritti delle minoranze sessuali che dei problemi economici dei ceti popolari. Terzo, una parte del mondo femminista sta cominciando ad astenersi, o addirittura a votare conservatore, perché non condivide le follie dell'ideologia gender, i cambi di sesso precoci degli adolescenti, la pratica dell'utero in affitto. Quarto, la sinistra nega il problema della sicurezza e dell'immigrazione, mentre i ceti bassi lo considerano una priorità. Quinto, una parte degli immigrati, legali e ormai integrati, non vede di buon occhio gli immigrati irregolari perché li considera pericolosi concorrenti, che possono spingere in basso le retribuzioni. E poi c'è una ragione apparentemente sottile, ma in realtà importantissima, che raramente viene presa in considerazione: ai ceti popolari, che non maneggiano bene le sottigliezze del follemente corretto e hanno idee politiche semplici, non piace essere considerati la pancia del paese, come immancabilmente li descrivono i politici e gli opinionisti progressisti».
Se i Dem oltreoceano hanno qualche problema, in Italia la sinistra appare ormai scollata dal suo bacino elettorale storico. Quando e perché i progressisti nostrani hanno perso l'appeal su poveri e lavoratori?
«A occhio e croce, direi da quando, nei primi anni '90, è comparsa la figura dell'operaio con doppia tessera, della Cgil in fabbrica e della Lega fuori. Quanto al perché, credo che una causa remota, e per così dire oggettiva, sia la storica sconfitta della classe operaia nel 1980 (marcia dei 40 mila), con la successiva lenta ma inesorabile estinzione degli operai come categoria di massa. Ma l'altra causa, soggettiva in quanto puramente politica, è la scelta della sinistra post-Muro di Berlino di sostituire la coppia eguaglianza-diseguaglianza con la coppia inclusione-esclusione, una svolta severamente criticata da Norberto Bobbio: il dirittismo uccide la lotta di classe».
I flop alle urne e l'incapacità di intercettare i ceti popolari sono un frutto della scelta della sinistra di cambiare agenda e privilegiare teoria gender, temi inclusivi, impegno climatico e politically correct rispetto alle tradizionali istanze di giustizia economica e sociale?
«Sì, è proprio andata così, aggiungerei solo la cocciutaggine nel negare i problemi della sicurezza e dell'immigrazione, una postura (autolesionistica) per cui la sinistra deve ringraziare anche la Chiesa cattolica, straordinaria, instancabile, imbattibile fucina di qualunquismo migratorio».
Il centrosinistra che in Italia tifava per l'elezione della prima presidente donna negli Usa ha avuto
un brusco risveglio: Schlein parla di brutta notizia per l'Europa e per l'Italia. Secondo lei a sinistra si può imparare qualcosa dall'elezione di Trump?
«Lo escludo. Il peccato originale della sinistra è il complesso di superiorità morale, un disturbo di personalità che descrivevo già un quarto di secolo fa in Perché siamo antipatici? L'elezione dell'impresentabile Trump non può che rafforzare, nel popolo di sinistra e soprattutto nei suoi dirigenti, la convinzione di essere diversi, e ovviamente migliori».
A proposito di «follemente corretto», per citare il titolo del suo ultimo libro: è possibile che sull'altare della teoria gender la sinistra in Italia rischi di sacrificare anni di battaglie femministe?
«No, non è un rischio: è una realtà. Una parte del mondo femminista ha già preso commiato dalla sinistra, fin dai tempi del Ddl Zan, quando comandava Letta. E da allora, grazie all'adesione acritica del Pd alle rivendicazioni trans, l'emorragia non ha mai dato segni di volersi fermare».
La «sinistra Ztl» è diventata ormai un fenomeno mondiale?
«Nei paesi comunisti e in quelli del terzo mondo non saprei, ma nell'occidente capitalista e democratico direi proprio di
sì, se per sinistra Ztl intendiamo più che solo e sempre quella dei centri storici le porzioni delle grandi città in cui vivono i ricchi, da sempre propensi a segregarsi in zone sicure, al riparo dalla criminalità comune».
Droga libera, woke, gender, armi all'Ucraina, utero in affitto ... UN PROGRAMMONE !!!
Caro kompagno stakanovista e campione della dezinformatsiya, continui a vivere tranquillamente sul pianeta Papalla dove è lei che va distribuendo "caramelle" e panzane radical chic a piene mani... noi, qui sulla Terra, abbiamo altri problemi reali e soprattutto considerazioni meno strampalate...
Ok. Giusto.ma alla fine decide chi a votare ci va.
Il resto vento e retorica.
Egregio kompagno, comprendo l'usuale soccorso rosso ma non esageri... che un sinistro accusi qualcun altro di "denigrare" risulta non solo ipocrita ma, molto peggio, ridicolo...
Se c'è qualcuno da cui impare certe "tecniche" sono proprio i sinistri, maestri indiscussi quindi la pregherei di evitare inutili e poco credibili corbellerie....
Come diceva il buon Silvio "si contenga"!
La destra da che mondo è mondo non è mai stata dalla parte degli operai .. del popolino sì , dei qualunquisti sì .. il problema che non esiste più una sinistra storica con ideali di sx .. e allora si va verso una europa di dx con quel che ne conseguirà ..
La mia speranza e' che la nostra presidente del consiglio riesca nonostante alcuni, non scendo nei particolari, si ostinino a contrastare i decreti per porre un freno alla immigrazione incontrollata.
Ho scritto immigrazione e non migrazione che e' un'altra cosa specialmente quando qualche politico in tv dice che anche i nostri nonni migravano.
Poi essere etero, omo, gender, queer, o terrapiattista ma siamo tutti accomunati da grossi problemi, tasse esorbitanti, rincari di tutti i generi alimentari, rincari energia, criminalità, guerre un po' ovunque...
Magari scendere dal pero e stabilire delle priorità?
Sono solo io che pensa ci siamo persone sconnesse dalla realtà?
Certo 100%.
Ciò non toglie che un litro di olio di oliva da ca. 6 eu è passato in pochi mesi a 10 o 12 eu.
E lo pagano tutte le famiglie della nazione...
Siano coppie etero, gay, e terrapiattiste rettiliane...
Quindi si facciano pure elucubrazioni ideologiche nei congressi...ma poi vedano di chinarsi anche sui problemucci del vile volgo.
Sentendo le "battaglie" portate avanti dalla Elly e compagni vari mi cadono le braccia.
- se si opera per il grande fine, non importa la qualità tecnica dell'azione. I cantori in chiesa devono essere fedeli, intonati non serve.
- se si vuole un mondo, diciamo, verde, mentre adesso è azzurro, ci si deve comportare come se fosse già verde., in barba al saggio detto latino "si vis pacem, para bellum".
- il problema non sta mai nei cani che mordono i postini, ma nei postini che mordono i cani.
Governate l'Italia da 30anni. Le regioni sono tutte vostre da anni e questi sono i risultati
- nel '73 la crisi petrolifera: le cassandre prevedevano che nel 2000 non ci sarebbe stata più una goccia di petrolio. Risultati: introduzione dei limiti di velocità in autostrada e diritto delle autorità di limitare arbitrariamente la libertà di movimento.
- dall'inizio dei '90 l'Inquinamento con la "I" maiuscola. Risultati: ancora limitazioni alla mobilità e acquisto forzato di nuovi veicoli.
- da un paio di decenni, il riscaldamento globale. Risultati, sempre gli stessi, in misura peggiore.
Stai attento quando parli di bigotti. A parte che non mi sembra ne siano rimasti molti, svegliati e rifletti che anche un ateo può essere contro l'aborto, l'utero in affitto, la pena di morte eccetera
E pretendono pure di essere votati, la gente è molto più intelligente di loro.