"Non faremo alcun passo indietro". Questa mattina la premier Giorgia Meloni si è presentata al Centro congressi Roma eventi, vicino a piazza di Spagna, per partecipare all'Assemblea nazionale del partito, in apertura della quale ha rivendicato l'orgoglio del partito per quanto fatto finora.
Il bilancio del governo
"Ma ora ci aspettano partite impegnative", ha ammonito la premier, secondo alcune fonti presenti in assemblea. Il suo intervento è durato circa 40 minuti, durante i quali ha affrontato a 360 gradi tutti i temi che segneranno il cammino nel governo nei prossimi mesi. Presenti circa 400 delegati provenienti da tutto il Paese. "Il dibattito politico sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche. Per due ragioni: la prima è che questa stagione si chiuderà con le elezioni europee; la seconda è che, legandolo ai prossimi traguardi, noi non ci accontentiamo di aver vinto le elezioni", ha detto rivolgendosi ai suoi. Poi ha aggiunto: "Non stiamo qui a goderci gli effimeri soddisfazioni del potere, ma per governare e cambiare le cose che non vanno". Meloni si è detta orgogliosa di quanto costruito ma anche "per noi e per la nostra storia e per aver realizzato un sogno che era di tanti. Per me stessa, per potermi guardare dopo quasi un anno alla guida del governo della Nazione e vedere ancora la stessa persona di prima, più vecchia, ma la stessa".
La manovra di Bilancio
La congiuntura è "difficile" ma le stime del Pil restano "sopra la media europea" e registriamo "dati record" sull'occupazione, ha proseguito il premier in base a quanto riferito dalle stesse fonti. Ora per il governo c'è da affrontare lo scoglio della Manovra di bilancio, definita come "la vera sfida" da parte del premier durante l'incontro con i suoi in quanto avrà necessariamente "risorse limitate". Questo richiede l'individuazione di priorità: "Concentriamoci sulle categorie deboli, le risorse sono quelle quelle sono. Oggi ereditiamo una situazione nella quale i governi precedenti hanno portato avanti una legge di bilancio non strutturale con provvedimenti per il consenso elettorale e non per il Paese". Nell'intervento ha anche messo in guardia i suoi sulle possibili pressioni di determinate categorie: "Non siamo permeabili a pressioni sulla legge di bilancio".
La sfida dell'immigrazione
Ma "oltre alla sfida della manovra economica, sarà l'anno delle grandi riforme e del piano Mattei", avrebbe contiinuato Meloni, che ha sottolineato come sul piano del contrasto all'immigrazione irregolare da parte di questo governo non sono in campo "soluzioni effimere ma strutturali e ci riusciremo. Ci vorrà più tempo ma saranno poi durature". Ora, lo sguardo della classe dirigente del partito e dello stesso premier è rivolto all'Europa. Il prossimo giugno ci saranno le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo: "Abbiamo raggiunto obiettivi impensabili in Italia, potremmo farlo anche in Europa". Per questa ragione, proseguono le fonti, il premier ha rivolto a tutti l'invito a impegnarsi proprio in vista del voto di Bruxelles nel 2024.
Le polemiche sul partito
Ma c'è anche il tema delle nomine che il presidente ha voluto affrontare con l'assemblema dopo le polemiche strumentali via media delle scorse settimane. Secondo quanto si apprende, Meloni avebbe rivendicato tutte le cariche assegnate: "Fazzolari, ad esempio, cura la comunicazione, chi dovevamo metterci, Formigli?". Ma non sorvola nemmeno sulle critiche al governo in merito alle scelte: "L'accusa di familismo nei confronti del governo è assolutamente irricevibile". Ed entrando nello specifico delle accuse a sua sorella ha spiegato come lei sia "militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella". È stato un anno impegnativo, ha proseguto Meloni, sottoposta continuamente agli attacchi: "Fango gratuito perfino sui familiari, con inchieste durate mesi su amici e parenti, la mia storia personale è stata passata in radiografia praticamente dal giorno in cui sono nata. Alla fine è stato un boomerang, perché sono riusciti a dimostrare solo che ero esattamente la persona che dicevo di essere".
E concludendo il suo intervento, Meloni ha citato Lucio Battisti: "Non sarà un'avventura, non è un fuoco che col vento può morire ma vivrà quanto il mondo fino a quando gli occhi miei avran luce per guardare gli occhi tuoi...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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