Per tutta la giornata, non ha fatto che ripetere: «È morta Silvana, la mia fidanzata Silvana». Già perchè il dubbio o meglio lo sbaglio nel riconoscimento c'era stato. Il corpo era così irriconoscibile che il nonno aveva detto che a morire nella strage del bus, in Irpinia, era Simona, di 16 anni, e non Silvana, di 22. Nelle prime liste dei decessi c'era infatti Simona. Sulla bara invece c'era scritto Silvana. E così quando Pietro, il fidanzato, ha sentito «Simona», nell'elenco dei nomi fatto dal prete dall'altare prima dei funerali, si è arrabbiato e ha anche fischiato. La rabbia di Pietro è durata per tutta la messa. Aveva chiesto a Silvana di sposarlo, «il giorno prima che partisse per quella maledetta gita». Erano fidanzati da sei anni. Appena terminati i funerali, si è avvicinato ad un prete che aveva concelebrato e gli ha detto: «Hai sbagliato, dovevi dire Silvana. Non lo dovevi fare...». Storia che sa di beffa, quella delle due sorelle De Angelis. Quasi un giallo visto che qualcuno, ieri, quasi credeva che nella bara ci fosse Simona e non Silvana. Del resto il loro papà è morto, la mamma e Simona sono in rianimazione. E, quindi, l'identificazione è toccata ai parenti.
Pietro, che lavora al mercato ortofrutticolo di Pozzuoli, racconta gli ultimi momenti con la sua fidanzatina: «Siamo andati a cinema a vedere Wolverine poi le ho detto che dopo le vacanze ci saremmo sposati. Prende il telefono cellulare e mostra la foto di Silvana: sorrideva. Ed era proprio con Simona.Le sorelle scambiate anche al funerale Il fidanzato piange un nome che non c'èAlla messa danno per morta quella viva
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