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"Sospensione? Faccio ricorso". Vannacci non ci sta e si rivolge al Tar

La sospensione dal lavoro per 11 mesi ai danni di Roberto Vannacci sarà oggetto di analisi da parte del tribunale amministrativo. La candidatura alle europee? "Sto ancora valutando", è la replica del generale

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A 24 ore dalla notizia della sospensione dal lavoro per 11 mesi a seguito di due diversi procedimenti da parte della magistratura, il generale Roberto Vannacci ha deciso di non entrare nell'ambito delle polemiche e, soprattutto, dello scontro indiretto tra i ministri Matteo Salvini e Guido Crosetto: "Non commento espressioni di altre personalità e soprattutto di esponenti di governo e di cariche istituzionali". Queste le sue parole ai microfoni di Affaritaliani.it.

"Voglio ringraziare i tantissimi cittadini che in questi giorni mi stanno esprimendo grande solidarietà e vicinanza e quindi ringrazio anche il ministro Salvini per le sue parole di vicinanza e rispetto nei miei confronti per ciò che mi sta accadendo", ha detto ancora il generale, sottolineando di aver ricevuto solidarietà e vicinanza sia dalle persone comuni che da alte cariche. Non fa nomi, si tiene sul vago, ma ci tiene a far sapere di non essere solo. Ma, soprattutto, ci tiene a ribadire che, "come ha annunciato il mio legale, faremo ricorso al Tar che, anche se non sono un esperto giuridico, è la sede giusta dove presentare ricorso contro un provvedimento disciplinare". La sospensione di 11 mesi ha importanti ripercussioni sia sulla carriera che sullo stipendio del generale. Ma, in particolare, ha effetti sulla sua reputazione nell'opinione pubblica.

Il procedimento disciplinare conseguente il lavoro della procura potrebbe anche intralciare il cammino di Vannacci verso Bruxelles. L'ipotesi che il generale possa essere candidato nelle liste della Lega per le prossime elezioni europee circola da mesi, da quando la scorsa estate Vannacci ha pubblicato il suo primo libro. Al di là delle smentite di facciata e delle strategie elettorali, ora che si avvicina il momento di presentare le liste, la possibilità che questo possa accadere è molto alta ma tutto è sospeso e ancora in divenire. "Sto ancora valutando e ringrazio chiunque mi offra questa opportunità per la fiducia accordatami", ha spiegato ancora il generale al quotidiano online, con il quale ha anche ragionato sulla possibilità di lasciare le stellette in caso di elezione.

Sono tanti i precedenti, tra i più noti e recenti si ricorda Gregorio de Falco, ufficiale della Capitaneria di porto con un ruolo strategico nel coordinamento dei soccorsi pr il naufragio della Costa Concordia. Venne successivamente candidato, ed eletto, nelle fila del Movimento 5 stelle. "Ci sono varie possibilità, potrei mettermi in aspettativa o anche andare in pensione avendo maturato gli anni necessari.

Tutto dipenderà, laddove decidessi di candidarmi, se verrò eletto naturalmente", ha risposto Vannacci diplomaticamente.

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